Coronavirus, Marina Berlusconi chiede «rispetto e discrezione per la malattia» del padre: «Stop alla caccia al colpevole»

«Sono giorni segnati dall’ossessiva ricerca di conflitti che non esistono e da una caccia al “colpevole” che lascia davvero sconcertati», dice la presidente di Fininvest puntando il dito contro il comportamento degli organi di stampa

    «Credo che la malattia di mio padre, come quella di qualunque altro essere umano, meriterebbe ben maggiore rispetto, discrezione e attenzione alla verità di quanto non legga e non ascolti in questi giorni». Con queste parole Marina Berlusconi, figlia del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, commenta il comportamento dei media e le notizie circolate insistentemente dopo il tampone positivo al Coronavirus e il ricovero di suo padre all’ospedale San Raffaele di Milano con un principio di polmonite bilaterale. «Sono giorni segnati dall’ossessiva ricerca di conflitti che non esistono e da una caccia al “colpevole” che lascia davvero sconcertati», continua la presidente di Fininvest riferendosi ad alcuni articoli di stampa di oggi. «Per quanto mi riguarda, mi vedo attribuiti non solo pensieri che non ho mai avuto e accuse che non mi sono mai sognata di formulare, ma addirittura parole e giudizi che non avrei mai avuto motivo di pronunciare». «Sarò un’ingenua – conclude Marina – ma non riesco a rassegnarmi nel vedere così calpestati i sentimenti di familiari, amici veri, collaboratori leali. Oltre, naturalmente, all’impegno dei medici che stanno seguendo come sempre mio padre con grande professionalità e umanità e che ci tengo ancora una volta a ringraziare». Alle 16 il nuovo bollettino di Alberto Zangrillo sulle condizioni di salute dell’ex premier.


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