Blangiardo (Istat): «A fine 2020 supereremo i 700 mila morti. Mai cosi tanti dal 1944»

di Cristin Cappelletti

Nel 2019 i decessi erano stati 647mila. E la popolazione anziana è sempre più numerosa

Il bilancio dell’alto numero di vittime causate dalla pandemia da Covid in questo 2020 è stato confermato oggi anche dal presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo. «Una valutazione ragionevole fa pensare che quest’anno supereremo il confine dei 700 mila decessi complessivi», ha dichiarato Blangiardo spiegando come una cosa del genera si è verificata in Italia solo nel 1944: «Eravamo nel pieno della seconda guerra mondiale». Nel 2019 il dato era stato di 647mila morti.


Un Paese fragile dove la popolazione anziana è sempre più numerosa. Nel suo censimento annuale l’Istat ha fotografato la realtà di una Italia dove l’età media si è innalzata nel 2019 di due anni rispetto al 2011 (da 43 a 45 anni). Negli ultimi anni è cresciuto fino al 180% anche l’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra gli over 65 anni e gli under 15.


«Il numero di anziani per bambino passa da meno di uno nel 1951 a cinque nel 2019 (era 3,8 nel 2011) e l’indice di vecchiaia (dato dal rapporto tra la popolazione di 65 anni e più e quella con meno di 15 anni) è notevolmente aumentato, dal 33,5% del 1951 a quasi il 180% del 2019 (148,7% nel 2001)». A diminuire è invece il totale dei residenti nel Paese che al 31 dicembre 2019 ammonta a 59.641.488, circa 175 mila persone in meno rispetto alla fine del 2018 (0,3%).

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