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I numeri in chiaro. Sebastiani (Cnr): «Raggiunto il picco di morti e ricoveri. Ma la scuola inciderà sulla ripresa del contagio» – Il video

18 Gennaio 2021 - 22:17 Giulia Marchina
«La scuola è l’incognità più grande – dice il matematico -. A preoccupare sono anche questioni alle quali non è stata data soluzione, come quella dei trasporti. Mi aspetto ci sia un effetto a breve termine»

In Italia sono +8.824 i nuovi positivi da Coronavirus tracciati nelle ultime 24 ore. I dati, riportati dall’odierno bollettino diffuso dalla Protezione civile e dal ministero della Salute, arrivano a fronte di +158.674 tamponi effettuati. Ieri l’incremento dei positivi era stato di +12.415, mentre il 16 gennaio di +16.310. Sono poi 377 i nuovi decessi; il totale delle vittime da inizio pandemia è quindi salito a 82.554. Per quanto riguarda i ricoveri, oggi sono 22.884 (+127 rispetto a ieri). Le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva sono invece 2.544 (+41); di queste, 142 hanno fatto il loro ingresso nell’ultima giornata.

«La situazione attuale è simile a quella degli ultimi giorni. Si conferma il raggiungimento del picco di terapie intensive, decessi e ricoveri», spiega il matematico del Cnr Giovanni Sebastiani. «Finora abbiamo contenuto gli effetti del periodo pre natalizio e di Natale. Ora è tempo di vedere come funzionerà il rilascio avvenuto il 7 gennaio».

La scuola

«L’incognita più grossa, per ora, è l’inizio della scuola: ho dei dubbi legati a questa fase». Non è, insomma, da escludere un’ulteriore recrudescenza del virus, dice il matematico. «Oramai si stanno accumulando le ricerche che confermano l’incidenza della scuola sulla ripresa del contagio. A preoccupare sono anche questioni a margine, alle quali non è stata data soluzione, come quella dei trasporti. Mi aspetto ci sia un effetto a breve termine. Speriamo si bilanci con il cambio di colore di alcune Regioni, diventate arancioni».

Non è di poco conto, poi, il fatto che questa sia la stagione dei picchi di polmoniti influenzali. «Ci si aspetta di vivere settimana per settimana. L’obiettivo che dovremmo raggiungere è abbassare la percentuale di positivi sui tamponi con un numero congruo di test così da arrivare al controllo del tracciamento e vaccinare le persone più fragili, agendo selettivamente».

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