Scandalo al British Council di Roma, si dimette il direttore: è accusato di molestie sessuali

L’episodio è avvenuto a dicembre 2018. Paul Sellers ha lavorato all’istituto per 22 anni. «Lui si è avvicinato e l’ha baciata sulle labbra. Le ha messo le mani sul petto e l’ha palpeggiata», si legge nella mail di denuncia

Il British Council è un’organizzazione culturale britannica che ha sedi in 110 Paesi in tutto il mondo. Ufficialmente il suo obiettivo è quello di «diffondere la cultura britannica» attraverso eventi, progetti di finanziamento e soprattutto corsi di lingua inglese. Dipende direttamente dal Foreign and Commonwealth office, l’omologo del nostro ministero degli Esteri. Il responsabile della sede romana Paul Sellers si è dimesso dopo essere stato accusato di molestie sessuali. Secondo una mail pubblicata dalla rivista The Times, nel dicembre 2018 durante un party organizzato a casa sua, Sellers avrebbe baciato sulle labbra e toccato il petto a una collega.


Il testo della mail che racconta la molestia

La mail pubblicata sul The Times è firmata da Ken O’Flaherty, vice capo missione dell’ambasciata e, prima di finire sulla rivista, è stata inviata al funzionario che doveva occuparsi di chiarire cosa fosse accaduto: «Quando ha salutato Paul, lui si è avvicinato e l’ha baciata sulle labbra. Le ha messo le mani sul petto e l’ha palpeggiata in modo abbastanza deliberato. Lei è rimasta scioccata e si è sentita violata». Nel testo, riportato anche dall’agenzia stampa Agi, si fa riferimento anche ai problemi di Sellers con l’alcol: «Paul beve regolarmente agli eventi sociali professionali: non l’ho mai visto perdere il controllo, ma mostra gli effetti dell’alcol e beve più di molti altri colleghi. Paul Sellers ha mostrato un atteggiamento erratico e un comportamento emotivo anomalo nei suoi rapporti con lo staff dell’ambasciata negli ultimi mesi».


La denuncia per diffamazione di Sellers

Paul Sellers intanto ha denunciato per diffamazione sia Dominic Raab, capo del Foreign office, che il British Council, per cui ha lavorato negli ultimi 22 anni con incarichi in India e negli Emirati Arabi. Il giudice di Londra che ha in mano il caso non ha trovato elementi nella mail di O’Flaherty che riconducano a questo reato. Sellers intanto ha lasciato Roma.

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