Ingaggia un sicario sul dark web per sfregiare l’ex fidanzata, arrestato un 40enne: «Volevo lasciare un segno indelebile» – Il video

L’uomo, un funzionario informatico, aveva già pagato 10 mila euro in Bitcoin. Nel corso dell’interrogatorio ha ammesso «di aver posto in essere delle condotte insistenti, pressanti e ossessive nei confronti della vittima»

Un femminicidio commissionato a un sicario individuato sul dark web per 10 mila euro in Bitcoin. Era questo il piano escogitato da un informatico lombardo di 40 anni residente a Roma, che aveva ingaggiato un sicario per sfregiare con l’acido l’ex-compagna e ridurla sulla sedia a rotelle come “punizione” per averlo lasciato. La Polizia, insieme all’Interpol, su disposizione del gip del Tribunale di Roma, ha eseguito la misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del funzionario che lavorerebbe per una grande azienda. L’uomo dovrà ora rispondere di atti persecutori aggravati.


Le indagini

Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Daniela Cento e dal procuratore Michele Prestipino, hanno aperto l’inchiesta nel febbraio scorso grazie a una segnalazione dell’Interpol, che aveva acquisito dalla polizia estera alcune conversazione relative a un grave delitto su commissione organizzato tra un cliente sconosciuto e un intermediario. Nelle chat, il cliente richiedeva l’ingaggio di un hitman, un assassino professionista, affinché sfregiasse con l’acido l’ex-fidanzata costringendola sulla sedia a rotelle. Per ricompensare il killer, il committente aveva già versato 10 mila euro in criptovaluta Bitcoin.


Grazie al contributo dell’Europol, gli specialisti della polizia sono riusciti a rilevare le transizioni finanziarie effettuate dal 40enne per assoldare il sicario. La Polizia postale e gli agenti della squadra mobile di Roma, hanno quindi ricostruito la vicenda tracciando il profilo dell’informatico, basandosi anche sulla vita della ragazza coinvolta. L’identikit è una persona morbosa e ossessionata dalla figura femminile che, mentre progettava nei minimi particolari il delitto, utilizzando reti anonime Tor, inviava fiori e biglietti alla donna in modo insistente.

«Un segno indelebile sul suo corpo»

«Nutrivo una profonda rabbia nei confronti della mia ex fidanzata, motivo per il quale avevo pensato di lasciare un segno indelebile sul suo corpo così come lei aveva lasciato un segno indelebile nella mia persona», ha dichiarato il manager arrestato per stalker e tentate lesioni gravi. L’uomo nel corso dell’interrogatorio ha ammesso «di aver posto in essere delle condotte insistenti, pressanti e ossessive nei confronti della vittima».

Video: Ansa

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