Vaccini, Aifa: «La seconda dose di AstraZeneca è sicura. Completare il ciclo resta la migliore strategia contro il Covid»

L’Aifa ha chiarito che, nonostante i «margini di incertezza» relativi alla somministrazione di Vaxzevria nei soggetti under 60, completare la vaccinazione con la seconda dose resta in assoluto la strategia migliore per difendersi dal Covid

«Completare la vaccinazione rappresenta la migliore strategia di contrasto al virus Covid-19 e garantisce il miglior livello di protezione dalla malattia». Questa la nota che l’Agenzia italiana del farmaco emette in serata per mettere a tacere gli allarmismi in seguito alle notizie circolate a proposito del documento di approfondimento sulle complicanze tromboemboliche post-vaccinazione con i vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson, diffuso in giornata dalla stessa Aifa. «La seconda dose di vaccino AstraZeneca è sicura», precisa dunque in modo chiaro e inequivocabile l’Agenzia. Ad aver suscitato più preoccupazione è il passaggio del documento in cui si afferma che non è possibile escludere trombosi rare con la seconda dose di AstraZeneca:


«Con il vaccino anti-Covid di AstraZeneca, Vaxzevria, non si può escludere che un soggetto che non abbia sviluppato la rara reazione coinvolgente le piastrine con la prima dose, non possa farlo con la seconda».


Ma lo stesso documento di Aifa precisa in modo chiaro che si tratta di un fenomeno rarissimo e a testimonianza di ciò viene menzionata la situazione del Regno Unito dove, al 12 maggio, viene segnalato un totale di 15 casi di trombosi atipiche con piastrinopenia su circa 9 milioni di seconde dosi Vaxzevria somministrate. Un altro passaggio del documento che può creare allarmismo è quello in cui vengono menzionati «margini di incertezza» relativi all’inoculazione del vaccino AstraZeneca nelle persone sotto i 60 anni di età. Anche in questo caso, all’affermazione segue una rassicurazione.

«La sicurezza della somministrazione di Vaxzevria nei soggetti di età inferiore a 60 anni rimane un tema ancora aperto, e sul quale vi sono margini di incertezza. Nonostante queste incertezze, il gruppo di lavoro Emostasi e Trombosi dell’Aifa ritiene che il completamento della schedula vaccinale con la seconda dose di Vaxzevria negli under-60 che ne abbiano già assunto la prima dose rappresenti la strategia di contrasto alla diffusione del virus SarsCoV2 che garantisce il migliore livello di protezione».

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