Bassetti spinge il Green pass: «Chi ce l’ha sia libero: basta mascherine e isolamento per chi è vaccinato»

Per il primario del Policlinico San Martino di Genova andrebbe invece applicato l’obbligo vaccinale a docenti e studenti sopra ai 12 anni

La certificazione verde estesa da subito a tutte le persone immunizzate per togliere le limitazioni. È questa l’idea di Matteo Bassetti, direttore del reparto di infettivologia del Policlinico San Martino di Genova. Per l’infettivologo, intervistato dal Quotidiano Nazionale, non si può parlare «all’infinito di restrizioni, dobbiamo convivere con questa malattia». Per Bassetti è possibile dare «ai vaccinati, ai guariti e a chi ha un tampone negativo la possibilità di partecipare ai grandi eventi all’aperto, archiviando così i limiti di capienza». Il primario apre anche allo stop alle mascherine per chi è vaccinato «salvo in alcune circostanze come nei trasporti pubblici affollati». Sul fronte Green Pass, la certificazione è funzionale non solo per togliere le restrizioni, secondo Bassetti, ma anche per «rilanciare una campagna d’immunizzazione che è ferma, facciamo solo seconde dosi ormai». E sul rischio di una crescita dei contagi con nuove riaperture Bassetti chiarisce: «La carica virale è davvero bassa. Se anche avremo più persone col raffreddore o poco più, come abbiamo avuto in passato con l’influenza, non è che dobbiamo chiudere il Paese». L’infettivologo si dice anche contrario all’isolamento domiciliare per chi è immunizzato: «È un’assurdità. Gli statunitensi hanno abolito l’isolamento da quattro mesi per chi è protetto dal virus». Per alcune categorie, invece, come docenti e studenti dai 12 anni in su Bassetti propone l’obbligo vaccinale: «Non perdiamo altro tempo, se non vogliamo ripetere la situazione dello scorso anno con l’aggravante che adesso le armi per difenderci dall’infezione ci sono».


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