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Sardegna, Sicilia, Puglia e le altre: tutti i focolai di Covid nei luoghi delle vacanze italiani

covid-19 focolai vacanze italia
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Tutti i cluster che si stanno sviluppando in questi settimane tra turisti che arrivano e cittadini che tornano dalle ferie, ma anche dopo festival e altre celebrazioni

C’è la Sardegna che oggi ha l’incidenza di casi positivi ogni centomila abitanti più alta d’Italia (136,2). E la Sicilia che è arrivata all’8% di occupazione dei posti in area medica. Poi ci sono la Toscana (94,5%) e il Lazio (87,5) che preoccupano sempre per l’incidenza. Ma nell’estate dove l’epidemia di Coronavirus ha ripreso forza grazie alla variante Delta a preoccupare sono soprattutto i focolai nei luoghi di vacanza. Che si sviluppano tra i cittadini che tornano da altri luoghi di ferie (e di contagio) oppure tra i turisti che arrivano e aumentano i numeri dei casi positivi. Oppure ancora durante i festival organizzati nei giorni scorsi. Come è successo proprio in Sardegna. Anche se gli effetti si sono visti a Roma.

Il caso Sardegna

Tutto comincia al Forte Village di Santa Margherita di Pula, dove dal 21 al 25 luglio si svolge il Filming Italy. Alla presenza, tra gli altri, di Harvey Keitel, Claudia Gerini, Elena Sofia Ricci, Claudio Bisio, Giulia Bevilacqua, Valeria Golino e Sabrina Impacciatore. «Mi ha chiamato un’attrice che era stata lì con me a Santa Margherita di Pula e mi ha detto che era positiva. Aveva la febbre e si era cominciata a sentire male dopo il rientro, e sapeva che un’altra nostra collega era nella stessa situazione», ha raccontato oggi un noto attore del cinema italiano a la Repubblica dietro promessa di anonimato. «Dovremmo tutti stare in quarantena. E invece in tanti stanno girando per festival: ormai è un focolaio intracciabile. Vedo irresponsabilità, mi fa paura», aggiunge. Ma sull’isola ci sono altri casi critici: nel Sud e nell’area di Cagliari, forse a causa del ritorno di giovani contagiati durante le vacanze all’estero, come ha detto l’assessore alla Sanità sardo Mario Nieddu. Per questo alcuni sindaci si stanno muovendo con ordinanze restrittive: c’è l’obbligo di mascherina all’aperto a Paulilatino e Maracalagonis, dove la prima cittadina Francesca Fadda ha anche imposto dieci metri di distanza tra gli ombrelloni nelle spiagge. E sono in arrivo «severe restrizioni» anche ad Assemini dopo i 79 casi in città.

I contagi nelle isole della Sicilia

Poi c’è Pantelleria. Dove a metà mese erano 26 i casi tra giovani, soprattutto non vaccinati. Nei giorni scorsi sono arrivati a 93. Di questi, ha spiegato il sindaco Vincenzo Campo a Il Messaggero, solo 7 erano vaccinati. E la curva dei contagi ha cominciato a impennarsi dopo una festa privata che pullulava di no vax. A Stromboli sono stati individuati invece 14 casi partiti da una turista inglese positiva. E a Salina un positivo ha mandato altre 10 persone in quarantena. La situazione preoccupa i sindaci delle Eolie, che paventano il rischio zona gialla. «La preoccupazione c’è ed è inutile negarlo», ha detto Marco Giorgianni, sindaco di Lipari, all’Adnkronos. «È un provvedimento che riguarderebbe tutti i territori – dice – ma per noi sarebbe devastante. La stagione turistica sta andando molto bene ed è fondamentale che si mantenga così. Il nostro è un territorio a vocazione turistica e le presenze di questa estate sono determinanti per il mantenimento del reddito e per affrontare un inverno in modo diverso da quello precedente».

Intanto in dieci giorni sono raddoppiati anche i contagi a Ragusa e a Caltanissetta. E a Gela il sindaco ha cancellato le manifestazioni estive e imposto la mascherina all’aperto. E un nuovo focolaio di contagi da Covid-19 si è sviluppato anche a Canicattì in provincia di Agrigento. Almeno tre i positivi, tutti appartenenti ad un gruppo che domenica sera ha partecipato a un banchetto in un noto ristorante alla periferia di Canicattì. I tre stavano partecipando ad una festa in famiglia per una ricorrenza. Nello stesso locale c’erano altri quattro banchetti tra feste di prima comunione, cresime ed anniversario di nozze .

La Puglia, il Lazio, Rimini, la Versilia

In Puglia invece preoccupa la situazione del Gargano e del Salento. Casi in aumento a Manfredonia e Vieste e a Gallipoli, una delle principali mete delle vacanze dei giovani. A Otranto è tornato l’obbligo di mascherina all’aperto nei vicoli del centro scorso, come l’anno scorso. Nel Lazio invece ci sono 63 persone in quarantena dopo che a Salto di Fondi, in provincia di Latina, sono stati trovati 9 positivi tra gli ospiti di un campeggio. Tanti contagi anche a San Felice Circeo e all’isola di Ponza. Altri positivi sono stati individuati a Viareggio e Pietrasanta, mentre a Forte dei Marmi si sono registrati 62 casi: 16 i residenti, 44 i domiciliati per le vacanze.

In provincia di Rimini registrati 516 casi Covid in sette giorni, 166 a Ravenna e 89 a Forlì-Cesena. La sola Riccione, scrive oggi il Corriere, ha un’incidenza di casi rispetto agli abitanti più che doppia rispetto alla media regionale. A Pordenone invece il questore ha chiuso due discoteche in pochi giorni. Nella prima si era già sviluppato un focolaio. Nella seconda la polizia ha individuato circa 150 persone sedute ai tavoli e una ventina di queste erano intente a ballare, a distanza ravvicinata e senza dispositivi di protezione, davanti a un palco rialzato, dove era stata collocata una postazione con dj dalla quale veniva diffusa musica ad alto volume. All’interno del locale c’erano anche una decina di ragazze che si aggiravano tra i tavoli, mentre alcune ballavano sulla pedana. Sono scappate tutte quando sono arrivati i poliziotti.

La Toscana e Piacenza

Anche in Toscana si è verificato un boom di contagi tra i giovanissimi frequentatori del campo estivo della parrocchia di Perignano (Pisa), organizzato nei giorni scorsi in Garfagnana. L’Asl Toscana Nord ovest ha fatto sapere di avere già fatto un centinaio di tamponi molecolari ai partecipanti e i loro contatti stretti stimando almeno un 30% di positività riscontrate e per questo invita chiunque fosse stato a contatto con i partecipanti al campeggio di contattare il dipartimento di prevenzione e sottoporsi al test. Il focolaio si è sviluppato in un campeggio a Gromignana, nell’alta Garfagnana dove ha alloggiato per un campo estivo organizzato dalla parrocchia di Perignano un gruppo di 57 persone, fra operatori e ragazzini delle scuole medie, nel periodo dal 18 al 25 luglio. Infine da un’indagine epidemiologica effettuata nei giorni scorsi dal dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza, infatti, è emersa la positività al Covid di una persona che, prima della diagnosi, ha frequentato la palestra Mc Fit dal 12 al 15 luglio e nei giorni 17, 19, 21 e 22 luglio, dalle 15 alle 18 circa. Ora è partito il contact tracing.

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