La variante Delta e l’allarme focolai tra i giovani: da Codogno a Roma, passando per Puglia e Sardegna

Non solo Malta. Spuntano nuovi cluster in tutta Italia. Da Oristano alla provincia di Lodi. Dove cominciò l’epidemia

Non solo Malta. La variante Delta porta all’aumento dei casi di Coronavirus in tutta Italia e alla nascita di una serie di focolai da Nord a Sud soprattutto tra i giovani. E gli esperti cominciano a rivedere il fantasma della scorsa estate, quando l’allentamento delle misure restrittive e le vacanze prepararono la strada per la seconda ondata dell’epidemia. E così, oltre ai 70 ragazzi italiani bloccati a Malta per un focolaio tra studenti, arrivano altre segnalazioni da Ghilarza in provincia di Oristano in Sardegna, da Roma e persino da Codogno in provincia di Lodi, il paese da cui cominciò il contagio. Ma il più grave è quello che si è sviluppato sul Gargano, a Ippocampo, vicino Manfredonia, nel Foggiano.


Qui sono risultati positivi 33 ragazzi tra 17 e 19 anni, dopo aver partecipato a un campus estivo organizzato dal tour operator “Scuola Zoo Viaggi” nella grande struttura “African Beach”. Sono in tutto 34 i positivi, perché contagiato è risultato anche un collaboratore della struttura. Sono stati fatti 400 tamponi tracciando i ragazzi in diverse regioni, anche Campania e Lombardia. «Durante il soggiorno nella nostra struttura nessuno ha avvertito i sintomi del Covid», ha detto l’amministratore del villaggio, Vincenzo Picardi. Poi però al rientro qualcuno ha manifestato sintomi e altri invece hanno scoperto la positività dopo aver fatto un tampone, prima di partire per un viaggio all’estero. «Qualche giorno fa siamo stati contattati dalle Asl di Roma 4 e di Rieti. Così abbiamo scoperto dei casi positivi tra i ragazzi che la settimana prima erano stati nostri ospiti». In Puglia, due tamponi sono stati inviati alla sede di Putignano come casi sospetti di variante Delta.


Poi c’è Codogno, dove fu isolato nel febbraio 2020 il paziente 1: 11 casi di positivi tra i 15 e i 19 anni, di cui due hanno contratto la variante Delta. Per gli altri si attende il sequenziamento, mentre il Corriere della Sera fa sapere che si ipotizza che ci sia una serata in una discoteca alla base del contagio. «È importante — avverte l’Ats Città Metropolitana — che tutti coloro che hanno avuto accesso al locale il 26 giugno o che hanno sostato vicino all’ingresso si sottopongano a test». A Roma invece ci sono 30 ragazzi positivi al tampone dopo aver partecipato a un evento musicale al Malaspina di Anguillara Sabazia sabato 26 giugno. Tutti hanno i sintomi iniziali di Covid-19: febbre alta e mal di testa. Una quindicina sono di Ostia e l’unica attualmente asintomatica è una ragazza che ha completato la vaccinazione.

Da Codogno a Roma passando per Puglia e Sardegna

A Ghilarza nell’Oristanese ci sono 11 ragazzi in quarantena in attesa del test del tampone. Qui il contagio potrebbe essere partito da una festa privata organizzata una settimana fa in un locale pubblico. Intanto il sindaco della cittadina Stefano Licheri ha emesso un’ordinanza che obbliga a indossare la mascherina anche all’aperto. A Malta intanto dal 14 luglio potranno sbarcare soltanto i vaccinati con due dosi. Nell’isola ci sono nove focolai scoppiati nelle scuole d’inglese. Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale Covid-19 della Cabina di Regia, ha provato a rassicurare: in Italia i focolai di variante Delta «in questo momento sono seguiti, spero anche contenuti». Ma «comportano ovviamente di nuovo un lavoro da parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, e delle Regioni, di rintraccio dei contatti e di contenimento. Quindi siamo di nuovo di fronte a un periodo estivo con un’incidenza, per ora bassa, che implica però uno sforzo di contenimento di questa nuova variante abbastanza importante. In una situazione in cui i colleghi delle Asl e delle Regioni sono abbastanza provati da questo anno e mezzo».

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