Monitoraggio Iss, Brusaferro: «Casi in aumento in 11 regioni». Rezza: «Misure più rigide per chi arriva da Spagna e Portogallo»

L’incidenza dei casi di Covid-19 arriva a 11 ogni 100mila abitanti. Indice Rt in leggera risalita a 0.66. I dati: due dosi proteggono al 100% contro i decessi

L’indice di contagio Rt è in leggera risalita a 0.66 rispetto allo 0.63 della scorsa settimana, mentre l’incidenza dei casi di Covid-19 in Italia arriva a 11 ogni ogni 100 mila abitanti rispetto ai 9 di sette giorni fa. Il vaccino contro il Covid-19, se si sono completate le due dosi previste, è efficace circa all’80% nel proteggere dall’infezione e fino al 100% nel proteggere dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età. Lo dimostrano i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità provenienti dall’Anagrafe nazionale vaccini e dalla sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus Sars-CoV-2 relativi al periodo tra il 21 giugno e il 4 luglio. «Questi dati, che confermano quelli di diversi studi internazionali, evidenziano che i vaccini di cui disponiamo sono estremamente efficaci nel prevenire le forme gravi della malattia, se viene completato il ciclo vaccinale, mentre hanno una buona efficacia nella prevenzione delle infezioni», spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro rispetto ai nuovi dati elaborati dall’Iss. L’età mediana dei nuovi casi di Covid in Italia, riferisce il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, è di 31 anni. Mentre è di 52 per i ricoverati, 63 anni per la terapia intensiva e 78 l’età media della mortalità. «Undici regioni o province autonome vedono casi in aumento negli ultimi sette giorni», si legge sulle slide illustrate da Brusaferro. Per quanto riguarda la situazione epidemiologica italiana, ha spiegato, «la curva dei casi viaggia a livelli bassi e è in decrescita ma il dato va letto confrontandolo con quello della della settimana precedente: ora vediamo più regioni che che hanno cominciato una lieve ricrescita». Riguardo gli ingressi dai Paesi dove non è prevista nessuna misura di quarantena, il direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, ha fatto sapere che «si sta valutando di prendere misure più rigide per chi arriva da Spagna e Portogallo».


Indice Rt oggi in crescita

La bozza certifica il calo dei ricoveri e la discesa del numero di persone in terapia intensiva. Secondo la bozza del monitoraggio settimanale nessuna regione o provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o in area medica. Il tasso di occupazione delle terapie intensive è al 2%. Le persone ricoverate passano da 240 a 187. Quello delle aree mediche è anch’esso al 2%. I ricoverati passano da 1676 a 1271. Sono intanto otto le regioni o province autonome classificate a rischio moderato e 13 quelle a rischio basso. Tutte le regioni o provinve autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno. «Complessivamente il quadro generale della trasmissione dell’infezione da Sars-CoV-2 in Italia, sebbene non in una situazione critica, mostra dei segnali che richiedono una particolare attenzione, con aumento nel numero di Regioni e Province autonome classificate a rischio epidemico moderato», recita la bozza. Le otto regioni e province autonome classificate a rischio moderato sono Abruzzo, Campania, Marche, Bolzano, Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto. Le 13 a rischio basso sono Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta.


L’incremento del contagio da variante Delta

Secondo la bozza la circolazione della variante Delta è in aumento in Italia e oltre al tracciamento dei casi e al completamento dei cicli vaccinali è necessario rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale. Oggi la Repubblica aveva anticipato i dati dell’aumento dei contagi nelle regioni: i territori con l’incremento maggiore di positivi sono Marche (+131%), Veneto (+94,6%), Sardegna (+63%) e Toscana (+45,1%). Poi ci sono la Liguria (+30,1%la ), la Campania (+29%), il Lazio (+21,6%), la Sicilia (+17,3%), la Lombardia (+16,9%), il Piemonte (+14,1%), la Calabria (+13,2%), l’Emilia-Romagna (+12,6%). Chiudono la classifica l’Abruzzo (+8,6%) e il Friuli Venezia Giulia (+3,2%) e la provincia autonoma di Bolzano (+2,4%). Nelle altre regioni i contagi sono in calo.

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