«L’efficacia di Pfizer contro i ricoveri cala dopo 4 mesi»: l’indagine dei Centri per il controllo delle malattie riportata dal Nyt

Secondo lo studio dei Centers for Disease Control and Prevention, dopo 120 giorni «l’efficacia di Pfizer cala al 77%». I dati relativi a Moderna mostrerebbero invece come il vaccino resti «efficace anche dopo 4 mesi»

«L’efficacia del vaccino Pfizer-BioNTech contro i ricoveri da Covid cala significativamente dopo 4 mesi dalla seconda dose». Questo quanto emerge dai dati diffusi dai Centers for Disease Control and Prevention Usa poco prima del parere del comitato di esperti della Food and Drug Administration che ha raccomandato la terza dose Pfizer solo agli over 65 e ai soggetti ad alto rischio non prima di 6 mesi dalla completa immunizzazione. Stando allo studio dei Cdc, riportato dal New York Times, Pfizer è efficace al 91% nel prevenire i ricoveri fino a 4 mesi dopo la seconda dose. Trascorso questo periodo l’efficacia del vaccino cala al 77%. Diverso è quanto emerge invece dai dati relativi a Moderna che mostrano come il farmaco anti-Covid resti «efficace contro i ricoveri anche dopo quattro mesi». Secondo lo studio dei Cdc, l’efficacia contro i ricoveri dopo 120 giorni resta al 92%, del tutto simile a quella iniziale che è pari al 93%. Lo studio dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie è stato condotto sull’analisi di 3.700 adulti ricoverati negli Stati Uniti fra marzo e agosto. Per quanto riguarda invece l’efficacia di Johnson & Johnson a 4 mesi dalla somministrazione, pare non ci siano ancora sufficienti dati comparabili. Stando a quanto scrive il New York Times, i risultati emersi da quest’ultima indagine si contrappongono ad altri studi pubblicati, secondo i quali l’efficacia del vaccino Pfizer contro i ricoveri resta sopra il 90% anche dopo 4 mesi e nonostante la variante Delta.


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