Olanda, sì alle nozze gay anche per la famiglia reale: «La principessa potrà essere regina anche se sposa una donna»

La svolta annunciata dal premier Rutte: la principessa Catharina-Amalia potrà diventare regina anche se sposerà una donna. Il paese è stato il primo al mondo a introdurre nel 2001 il matrimonio egualitario

Matrimonio egualitario, ed egualitario per tutte e tutti. Accade in Olanda, già primo paese al mondo a rendere legali le nozze tra persone dello stesso sesso nel 2001 e ora destinato a rompere un altro tabù: quello delle nozze gay tra reali. La principessa Catharina-Amalia, erede al trono olandese, compirà 18 anni tra due mesi, il 7 dicembre, e potrà a quel punto diventare regina, prendendo il posto del papà, Guglielmo Alessandro. E regina sarebbe anche se decidesse di sposare una donna. A prendere l’impegno il premier olandese Mark Rutte che ha risposto così a questioni sollevate in parlamento. Il punto è che la Regina, per sposarsi, ha bisogno del consenso del parlamento. E qui emerge il fatto che fino a questo momento il matrimonio egualitario in Olanda non è davvero egualitario per tutti, da 20 anni a questa parte: tutti possono sposare tutti, tranne i reali, ancora vincolati a matrimoni etero.


A sollevare il nodo è stato un libro – Amalia, Duty Calls, ovvero Amalia, il dovere chiama – scritto da Peter Rehwinkel. Ad oggi, se volesse sposare una donna, Amalia non potrebbe farlo se non rinunciando al trono, scrive il politico laburista, ex sindaco di Naarden e attivista gay. E le regole per la Casa Reale, insomma, non sono più adatte ai tempi che corrono. Ecco allora la risposta del primo ministro Rutte, che con una lettera al parlamento ha aperto a nozze reali senza preclusione di genere e senza rinunce di sorta: «Il governo crede che l’erede al trono possa anche sposare una persona dello stesso sesso», dice. «E quindi non si ritiene che un erede al trono o un re debba abdicare se intende sposare una persona dello stesso sesso».


L’erede al trono aveva già fatto parlare di sé quando qualche mese fa aveva rinunciato all’appannaggio reale di 1,6 milioni di euro che le spetterebbe al raggiungimento della maggiore età. «Non ho fatto nulla per meritarmelo», ha spiegato. Ora la svolta per un paese che ancora una volta batte il proprio record in termini di modernità e aderenza ai tempi che corrono. Svolta che, tra l’altro, si basa su puri ragionamenti teorici: della vita privata di Amalia non si sa nulla, se non che l’anno prossimo andrà all’università.

In copertina Facebook | Amalia, al centro, Alexia e Ariane, principesse d’Olanda.

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