L’omeopata che curava i tumori con il metodo Hamer finisce in carcere

Germana Durando dovrà scontare una pena di 3 anni e 8 mesi. Ha convinto una sua paziente a curare un melanoma con la “terapia verbale”. La donna è deceduta sei anni fa

Germana Durando, ex medica omeopata di Torino condannata per aver tentato di curare una paziente affetta da melanoma con il metodo Hamer, va in carcere. Durando ha ricevuto una sentenza di condanna diventata definitiva per il reato di omicidio colposo aggravato dall’omissione dell’obbligo giuridico di impedire l’evento e dalla previsione dell’evento stesso a una pena di 3 anni, 8 mesi e 26 giorni di reclusione. La procura di Torino ha emesso un provvedimento restrittivo per farle scontare la pena e la donna è stata rintracciata e arrestata dai poliziotti del commissariato Barriera Nizza.


La storia di Germana Durando

Germana Durando aveva tentato di curare un neo comparso sulla schiena della sua paziente Marina Lallo senza intervento chirurgico. Secondo la dottoressa sarebbero bastate alcune tisane omeopatiche e la “terapia verbale” di Hamer. Ovvero, in base a quanto ha raccontato il fratello Rudy ai media, cercando di recuperare il rapporto con il padre di suo figlio. A gennaio 2014, quando il neo cominciava ad ingrandirsi, Marina chiese alla dottoressa se non fosse il caso di asportarlo. Lei le rispose suggerendole di continuare le “cure” che le aveva consigliato. La paziente morì nel 2015 all’età di 53 anni. Il fratello si è costituito parte civile nel processo contro la medica.


Cos’è il metodo Hamer

Il “metodo Hamer”, meglio noto come “Nuova Medicina Germanica”, nega tutto quello che è stato scientificamente dimostrato sul funzionamento dell’organismo umano. E afferma che malattie come il tumore siano frutto di un non meglio precisato “conflitto psichico interiore” che va risolto per guarire. Il metodo rinnega l’uso dei farmaci e prende il nome dall’ex medico internista Ryke Geerd Hamer, condannato per esercizio abusivo della professione medica e frode.

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