Coronavirus, in Kerala si è ridotta la mortalità grazie all’omeopatia? No!

Le improbabili correlazioni tra omeopatia e Covid-19 in uno Stato dell’India

In diversi blog, dove persone che si definiscono «dottore» promuovono i preparati omeopatici, si sostiene una correlazione tra questi e il calo dei morti per Covid-19 nello Stato indiano del Kerala, la cui ministra della Salute K.K Shailaja avrebbe ricevuto una menzione d’onore dall’Onu per il suo eccellente lavoro nell’arginare la pandemia.

Che l’omeopatia lavori esclusivamente sull’effetto placebo – e in questo senso è di fatto una Medicina alternativa, ovvero la cui efficacia non è stata mai dimostrata – lo abbiamo visto in diversi articoli. L’India in particolare è stata la sede di una potente casa editrice di riviste predatorie, che hanno dato spazio ad articoli di scarsa qualità su questa disciplina, previo il versamento di cospicue quote di denaro da parte dei ricercatori.

Secondo queste narrazioni Shailaja avrebbe dimostrato che l’omeopatia e altre «medicine tradizionali» riducono la mortalità del Covid-19. L’unico argomento a supporto è che la politica indiana sarebbe favorevole alle Medicine alternative. In questo articolo vedremo più nel dettaglio come mai tale narrazione è falsa.

Intanto, riportiamo un elenco essenziale delle nostre analisi precedenti sull’omeopatia:

Chi è Shailaja e perché ha avuto successo

Shailaja è una insegnante in pensione molto amata per «l’approccio umano» con cui ha affrontato da ministra l’emergenza sanitaria. Quel che sembra aver fatto la differenza durante il suo mandato è la tempestività con cui, fin dal 20 gennaio, ha disposto tutte le misure di contenimento necessarie. Quattro mesi dopo il Kèrala contava solo 524 casi e quattro morti per il Covid-19.  

«Quando è arrivato il primo caso, il 27 gennaio – riporta il Guardian – tramite un aereo da Wuhan, lo Stato aveva già adottato il protocollo dell’Organizzazione mondiale della sanità per testare, rintracciare, isolare e supportare».

Prima ancora, dal 2016 venne attuata una riforma modernizzatrice degli ospedali. Sembra insomma, che il successo della Ministra sia dipeso dalla tempestività con cui si è mosso il suo dicastero, e il rigore con cui sono state seguite le linee guida dell’Oms. 

Omeopatia non pervenuta

Chi sostiene che invece abbia giocato un ruolo rilevante l’omeopatia potrebbe indicarci una pagina del Sito del ministero della Sanità del Kèrala, dedicato all’argomento. A noi non risulta niente di rilevante. Il successo delle misure di distanziamento sociale, già previste da decenni di epidemiologia, non si regge solo coi modelli matematici, ma anche dalle forti correlazioni emerse di recente.

Il debunker medico Stefano Prandoni mostra in un post sul gruppo Facebook L’influenza questa sconosciuta, i dati relativi alla «stretta correlazione tra ridotta mobilità e mitigazione della pandemia negli USA».

«I risultati mostrano una forte e statisticamente significativa correlazione tra distanza sociale, quantificata da modelli di mobilità e riduzione della crescita dei casi di COVID-19 – continua Prandoni – L’analisi statistica ha rivelato che l’effetto del distanziamento sociale sulla riduzione della trasmissione non è probabilmente percepibile per almeno 9-12 giorni dopo l’implementazione e potrebbe essere più lungo. Questo tempo di ritardo riflette il tempo in cui i sintomi si manifestano dopo l’infezione, peggiorano e vengono segnalati». 

Le correlazioni non dimostrano da sole un collegamento causale, ma possono rivelare la predittività di tesi che a loro volta sono supportate da altre evidenze, come nel caso delle misure di distanziamento sociale. Possiamo anche trarre informazioni grazie alla disomogeneità con cui nel mondo si è provveduto – in tempi e modi diversi – ad applicare le disposizioni dell’Oms. L’efficacia è talmente evidente che tutt’oggi è difficile misurare in che quantità l’uso associato di mascherine e guanti possa essere stato rilevante, per quanto teoricamente plausibile.

Sull’omeopatia invece, non abbiamo né evidenze scientifiche – al netto degli articoli truffa – né teoricamente plausibili: ricordiamo che i suoi principi prevedono di potenziare un principio attivo tramite enormi diluizioni, avvalendosi di una presunta capacità mnemonica dell’acqua; tutte ipotesi mai dimostrate. 

Correlazioni spurie se ne potranno anche trovare, ma si perdono di fronte a quelle che abbiamo a livello globale, sia sulle già citate misure di contenimento, sia sui trattamenti farmaceutici, che stanno mostrando i loro effetti sulla base di studi clinici ed epidemiologici.

Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).

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