Chiambretti: «Con il Coronavirus il senso della vita è cambiato»

Sono state due settimane che hanno segnato la vita del conduttore, guarito dal Covid ma che nel frattempo ha perso sua madre

Le idee per il futuro non mancano a Piero Chiambretti, ma quel che il conduttore sta faticosamente cercando è lo spirito giusto per tornare davanti alle telecamere dopo la durissima prova affrontata con il Coronavirus. Tanto da spingerlo a dire in un’intervista alla La Stampa, la prima dopo la guarigione: «La mia è cambiata». Chiambretti si era ammalato lo scorso 15 marzo, quando era stato ricoverato assieme a sua madre Felicita, che non ce l’ha fatta. Chiambretti è tornato all’ospedale Mauriziano di Torino, a tre mesi dal ricovero, per partecipare a una cerimonia in ricordo delle vittime e per ritrovare medici e infermieri ai quali è rimasto fortemente legato: «Sono stati loro a contattarmi, gli angeli del pronto soccorso – ha detto al quotidiano di Torino – Quelle donne e quegli uomini sono la dimostrazione vivente di quanto sia assurdo tutto ciò che si racconta in giro sulla sanità pubblica». Dei 14 giorni passati in ospedale, il conduttore non ama parlarne, tanto da aver rifiutato l’offerta della Mondadori di scriverne un libro: «Gli ho detto che erano pazzi». È stata un’esperienza «troppo personale – dice – troppo dolorosa per farla diventare un fenomeno da baraccone. Dietro quelle due settimane in ospedale – ha aggiunto – ci sono la malattia, la morte di mia madre, il senso della vita che è cambiato, il ripensamento delle mie scelte professionali».


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