Covid, il paziente 1 Mattia Maestri era indagato per epidemia colposa: archiviata l’accusa

Al centro delle indagini, iniziate un anno e mezzo fa, c’era il sospetto che Maestri non avesse detto la verità ai medici dell’ospedale di Codogno a proposito dei suoi contatti

È la prima persona in Italia a cui fu diagnosticato il Covid-19 in Italia. Mattia Maestri, il cosiddetto paziente 1, è stato indagato per epidemia colposa dalla Procura di Lodi. Gli stessi pm hanno poi chiesto l’archiviazione dell’accusa. Una richiesta accolta dal giudice per le indagini preliminari e per cui Maestri si dice «contento». Al centro delle indagini, iniziate un anno e mezzo fa, c’era il sospetto era che Maestri non avesse detto la verità ai medici dell’ospedale di Codogno a proposito dei suoi contatti. Le indagini hanno appurato che l’uomo non aveva violato nessuna norma. «L’indagine era nata con l’intento di ricostruire la dinamica del contagio con la volontà anche di andare a arginare la diffusione del virus – spiega il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro – Poi, comunque, si è visto che il virus era già ampiamente diffuso e da tempo». Maestri si era presentato in ospedale il 18 febbraio del 2020, rifiutando inizialmente il ricovero. Poche ore dopo era peggiorato, e il 20 febbraio era entrato in terapia intensiva, dove era rimasto per due settimane.


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