Il primo novembre 2021, la pagina Facebook Marcus Navajo ha pubblicato la foto di una bambina palestinese presunta vittima di un bombardamento. La stessa immagine risulta pubblicata su Twitter e alcuni blog, sempre accompagnata da attacchi contro Israele accusandola delle ferite riportate dalla piccola. Ma si tratta di una bufala, visto che quella bambina non è né palestinese, né vittima di un bombardamento.
Per chi ha fretta
- Non c’è alcuna fonte a sostegno del bombardamento che avrebbe poi ferito la bambina nella foto.
- La foto venne pubblicata nel 2019, insieme a tante altre, per parlare di una bambina nata con la sindrome di Sturge-Weber.
- Non si tratta di una vittima di bombardamenti da parte di Israele, non è nemmeno palestinese: si chiama Bianca Latino ed è americana.
- Bianca Latino è nata a Rockford, nell’Illinois (USA).
Analisi
Ecco quanto riportato nel post di Marcus Navajo: «Sono frammenti di una bomba che è penetrata nella sua casa, ma non è penetrata nella bellezza dell’ anima di questa bambina palestinese». Il post ha superato, nel giro di appena 24 ore, oltre mille condivisioni Facebook.
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2021/11/2-Marcus-Navajo-Post-Facebook-576x768.jpg)
La stessa immagine la troviamo condivisa da attivisti pro Palestina e anti Israele. Ecco alcuni esempi (qui, qui e qui):
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2021/11/foto-bambina-palestinese-fake.jpg)
La foto è stata utilizzata anche in un articolo del blog di Maurizio Blondet del 21 maggio 2021 intitolandola «Un terrorista palestinese».
La vera storia della bambina
La bambina ritratta non è vittima di un bombardamento in Palestina da parte di Israele. Si chiama Bianca Latino ed è nata a Rockford, nell’Illinois (USA) e le ferite non sono opera di una bomba o di un incidente, ma della sindrome di Sturge-Weber, una rara malattia cutanea caratterizzata proprio da malformazioni sul viso.
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2021/11/latina-bianco-sindrome-sturge-weber-sun-776x768.jpg)
A riportare la sua storia, nell’aprile del 2019, sono i tabloid The Sun e Mirror. Ulteriori informazioni le troviamo in un servizio del 6 gennaio 2019 dell’americana 23WIFR, nel quale viene citata una raccolta fondi per la Fondazione Sturge-Weber e dove viene mostrato il volto della bambina a un anno di distanza dalla sua nascita.
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2021/11/Couple-celebrates-baby-s-first-birthday-with-party-fundraiser-1000x768.jpg)
La foto utilizzata via Facebook, Twitter e nei blog, la troviamo pubblicata nel sito Caternews.com con la seguente descrizione: «PICS BY DEANNA LATINO / CATERS NEWS – (PICTURED: Showing the burn like marks on her face that people have thought could be burns, a contagious disease like measles, or the mum abusing her child or not taking care of her – this lasts normally for two weeks before vanishing once more )».
![](https://static.open.online/wp-content/uploads/2021/11/Mum-Speaks-Out-After-Strangers-Confuse-Toddler’s-Rare-Birthmark-Treatment-577x768.jpg)
Conclusioni
La foto è autentica, ma viene offerta come prova di un evento mai verificato nei confronti della bambina ritratta. Un contesto falso utile a creare indignazione a favore o contro delle parti in causa nel conflitto tra Palestina e Israele.
Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione sulle piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.
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