Ricciardi: «Stop al Green pass per chi fa solo il tampone. A gennaio rischiamo una fiammata»

Il consigliere del ministero della Salute: «Il tampone è il punto debole del sistema. non assicura la protezione»

Il professor Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute, mette oggi in guardia dal rischio di ripresa dell’epidemia di Coronavirus a gennaio. E propone di dare il Green pass soltanto ai vaccinati e ai guariti. «Se non ampliamo il numero di vaccinati con la prima dose e se non somministriamo rapidamente la terza avremo una risalita forte, più di quella che vediamo ora. Avverrà presumibilmente tra gennaio e febbraio. Di sicuro però la mortalità sarà più ridotta di quella delle prime grandi ondate proprio grazie ai vaccini, che comunque un po’ proteggeranno», pronostica Ricciardi in un’intervista a Repubblica. Per l’esperto «la durata del Green Pass è un tema politico organizzativo. La protezione anticorpale è una parte, poi c’è quella cellulare. La cosa importante è vaccinare e rivaccinare. Israele ci ha detto che dopo sei mesi ci vuole una dose di richiamo per tutti i cittadini. Ci arriveremo anche noi». Ma nel colloquio con il Messaggero il professore è più netto: «Finora i Green pass hanno funzionato, ma sono convinto che, per la stagione invernale che ci costringe più al chiuso e a contatto con gli altri, bisognerebbe rivederne la concessione limitando la libertà solo ai vaccinati e ai guariti dal Covid». E questo perché «chi non è vaccinato può accedere ad alcuni luoghi o usare alcuni servizi come i trasporti a lunga percorrenza anche mostrando il tampone effettuato 48 ore prima. Sono dell’idea, invece, che il tampone sia il punto debole del sistema. Non assicura la protezione e la non trasmissione del virus, se non al 30%. Ecco perché gli accessi ai luoghi pubblici o a quelli di lavoro andrebbero limitati solo ai vaccinati con Green pass, escludendo la possibilità a chi ha un tampone valido».


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