I bidelli in sciopero per la «dieta dei gruppi sanguigni». Una scuola deve chiudere per un giorno per: «motivi da avanspettacolo»

A proclamare lo sciopero lo scorso venerdì è stato il Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia, che ha davvero riportato le motivazioni dello sciopero nel proprio comunicato ufficiale

Un’intera scuola elementare in provincia di Modena è rimasta chiusa perché quattro collaboratori scolastici convinti che nella scuola non si faccia abbastanza informazione sulla «dieta dei gruppi sanguigni». I quattro infatti hanno aderito allo sciopero del Sindacato autonomo europeo scuola ed ecologia, che per il 12 novembre ha davvero indetto l’astensione dal lavoro per i lavoratori della scuola con: «motivazioni da avanspettacolo», come le ha definite il sindaco di Castelfranco Emilia, nel Modenese. Il Saese però sembra non scherzare quando, nelle motivazioni dello sciopero, ha riportato sul proprio sito quanto sia necessario che vengano avviate: «Disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado».


La chiusura della scuola Grazia Deledda nella frazione di Gaggio di Piano sarebbe stata inevitabile, almeno secondo la dirigente scolastica: «Rischiavo di trovarmi 160 bambini dai 6 ai 10 anni alle 7.30 del mattino fuori dalla scuola – ha detto Vilma Baraccai – senza alcuna assistenza dei collaboratori assegnati e senza poterli rimpiazzare». Allo sciopero, naturalmente indetto di venerdì, non hanno aderito gli insegnanti. Poco convinti evidentemente da un tema che è una palese bufala, ormai antica nel tempo. Lo ribadisce anche l’Airc, l’associazione per la ricerca contro il cancro, che ricorda come ormai questa teoria della dieta basata sul gruppo sanguigno circoli ormai da almeno 20 anni, ma senza lo straccio di uno studio in grado di confermarne la validità: «Né studi specifici – scrive l’Airc – né revisioni sistematiche della letteratura hanno finora dimostrato benefici della dieta dei gruppi sanguigni sulla salute».


Leggi anche: