Bielorussia, «Sette mila euro per passare indisturbati il confine» e le altre fake news che alimentano la crisi dei migranti – Il video

L’influencer curdo-tedesco Karwan Rawanduzy, che ha messo online la falsa notizia dell’apertura dei confini, è solo uno dei professionisti della disinformazione che incitano le persone a recarsi in Europa

In questi giorni a rendere ancora più complicata la crisi dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia ci pensano le fake news. Secondo quanto riportato dal New York Times, sono sempre di più le persone che si mettono in viaggio per via delle notizie false che circolano sul web. Il quotidiano americano racconta, ad esempio, la storia di Mohammad Faraj, curdo di 35 anni proveniente dall’Iraq, che ha cercato di varcare il confine che separa Bielorussia e Polonia, per poi arrendersi e rifugiarsi in un hotel di Minsk, capitale della Bielorussia. Dopo aver appreso attraverso un video pubblicato su Facebook che la Polonia stava per aprire i confini ai migranti, invitandoli a radunarsi in una stazione di servizio vicino all’accampamento, Faraj ha percorso ben 190 miglia per recarsi alla stazione soprannominata “La Giungla“. È rimasto lì per ben dieci giorni, fino a quando non si è reso conto che la notizia legata all’apertura dei confini di inizio novembre, diffusa tramite il video pubblicato su Facebook, era falsa.


L’influencer curdo-tedesco che diffonde fake news

La notizia è stata diffusa su Facebook dall’influencer curdo-tedesco Karwan Rawanduzy, che ha messo online il video legato all’apertura del confine polacco, tanto che la sua pagina Facebook denominata Kurdisch News, che aveva più di 100 mila follower, è stata disabilitata questo mese. Sempre su Facebook l’uomo ha ancora attiva una pagina con il suo nome, che prova, attraverso un video (in alto), a incitare gli immigrati a trasferirsi in Germania, con tanto di didascalia dove si legge: «Grazie a dio per la benedizione dell’Islam». A cadere nel tranello di Rawanduzy, oltre a Faraj, si stimano circa duemila migranti, che sono stati trasportati in un magazzino che è stato trasformato in un in un centro di detenzione. Secondo diversi ricercatori di Semantic Visions, azienda digitale che si occupa dell’attività sui social network legata alla crisi dei migranti, il video in questione non è l’unico ad aver portato i migranti al confine nella speranza di un futuro.


Su Facebook erano disponibili altri video che raffiguravano delle testimonianze di persone che dicevano di aver raggiunto con successo la Germania. Lo scorso venerdì un’ulteriore notizia sui social sosteneva che per tutti coloro disposti a pagare settemila dollari ci sarebbe stata una guida per passare indisturbati dalla Bielorussia alla Polonia: anche in questo caso tutti coloro che hanno aderito alla falsa iniziativa si sono ritrovati in un magazzino. Tutte le fake news precedentemente elencate sono state rimosse insieme alle pagine che le pubblicizzavano.

In copertina: video tratto dalla pagina Facebook di Karwan Rawanduzy

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