L’amico di Zaki denuncia: «Le sue condizioni fisiche e mentali peggiorano ogni giorno di più»

Le parole di Mohamed Hazem Abbas: «La pressione internazionale, se fatta nel modo giusto, è la chiave per il suo rilascio»

«Le condizioni fisiche e mentali di Zaki peggiorano ogni giorno di più». A dirlo è Mohamed Hazem Abbas, amico fraterno di Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna in carcere in Egitto da febbraio 2020. «Sono passati quasi due anni da quando Patrick è stato rapito e imprigionato. E’ in carcere solo perché è un attivista politico e per i diritti umani. Oggi sappiamo che è stato spostato dalla prigione del Cairo a quella di Al Mansura, in preparazione del processo di martedì», ha detto il ragazzo parlando alla fiera dell’editoria Più Libri Più Liberi, a Roma. «Siamo fiduciosi che la pressione internazionale, se fatta in modo giusto, sia la chiave per il suo rilascio dalla prigione – ha aggiunto -. Molti dei diritti che abbiamo qui in Europa sono dati per scontati. Chiediamo a tutti di essere la voce di Patrick e dei 60 mila prigionieri politici in Egitto. Non dimentichiamo l’eroismo di questi combattenti». Mohamed Hazem Abbas ha concluso, spiegando che «come membri della Campagna della Libertà per Patrick rinnoviamo le nostre domande per l’immediato rilascio di Patrick e la caduta di tutte le accuse verso di lui» e «invitiamo tutti a partecipare alla protesta di domani, 6 dicembre, ai Giardini Margherita a Bologna. Non ti abbiamo mai dimenticato e non ti dimenticheremo mai».


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