«Gli inchiostri sono pericolosi»: l’Ue vieta i tatuaggi a colori. La stretta dal 4 gennaio

Unica eccezione per il blu e il verde, che potrebbero essere vietati a partire dal 2023

A partire dal prossimo 4 gennaio 2022 scatterà un nuovo regolamento europeo che vieta i tatuaggi a colori. Alla base della stretta, la messa al bando dell’isopropanolo, l’ingrediente che si aggiunge al colore per sterilizzarlo, e che è stato vietato dall’Unione Europea. Si tratta di un provvedimento che imporrà delle restrizioni che si trovano all’interno del regolamento Reach, punto 75, allegato 12. Eugenio Arneodo, rappresentante dell’Associazione Tatuatori.it, intervistato dal Corriere della Sera ha commentato: «E’ un bel problema per un settore che solo in Italia produce un indotto superiore al mezzo miliardo di euro».


In questo momento l’unica eccezione fatta dall’Ue è legata al blu e al verde, perché per queste due tonalità non esistono dei pigmenti alternativi a differenza del rosso, l’arancione e il giallo. La stretta per blu e verde potrebbe arrivare comunque nel 2023. «Cosa succederà non lo so – dichiara Arneodo. – Non ho idea di come potranno risolvere il problema. Resta però la stranezza della proroga. Se il rosso arancione e giallo sono stati messi al bando in virtù del sospetto che facciano male alla salute, perché prorogare ancora il rischio?». Un’ulteriore questione evidenziata dallo stesso Arneodo è legata ai fornitori dell’inchiostro per tatuaggi, che hanno avuto un anno di tempo per adeguarsi alle nuove norme imposte dall’Ue e che ancora oggi non l’hanno fatto, in modo particolare per quanto riguarda le etichettature, dove vige la necessità di spiegare nello specifico quali sono le sostanze all’interno dell’inchiostro.


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