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Covid, monitoraggio Fiaso: aumentano i ricoveri pediatrici. «Vaccinare gli adulti è l’unico modo per proteggere i bambini»

05 Gennaio 2022 - 14:02 Redazione
Secondo i dati aggiornati della Federazione italiana aziende sanitarie, Il tasso generale di ricoveri Covid è cresciuto del 25,8% in sette giorni. Il 72% sono pazienti No vax che godevano di buona salute

«I ricoveri pediatrici, in particolare di bambini sotto i quattro anni sono raddoppiati. Vaccinare gli adulti è l’unica arma che abbiamo a disposizione per proteggere i più piccoli». Lo ha dichiarato Giovanni Migliore, vicepresidente della Federazione italiana aziende sanitarie (Fiaso). Ma il tasso di ricoveri per Covid resta alto per tutte le fasce d’età: +25,8% nel periodo tra il 28 dicembre e il 4 gennaio. È quanto emerge da un report sui dati raccolti da 21 strutture sanitarie e ospedaliere e quattro ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio. La proporzione tra pazienti vaccinati e No vax è rimasta stabile: i non vaccinati ricoverati in rianimazione sono il 72% del totale, la metà godeva di buona salute. Il range di età va dai 18 agli 83 anni. I vaccinati in terapia intensiva sono il 28%: oltre due terzi sono affetti da altre gravi patologie che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino. Per l‘85% dei casi sono persone a cui sono state somministrate due dosi di vaccino da oltre 4 mesi e non hanno ancora ricevuto la terza dose.

«A differenza di un anno fa non siamo in lockdown e questo, abbinato alla contagiosità elevatissima del virus, sta creando una pressione fortissima», ha commentato il Direttore generale dell’Ircss San Martino di Genova, Salvatore Giuffrida. «La riduzione dell’organico – ha aggiunto – determinata dalla sospensione del personale non vaccinato, sta mettendo sotto stress il sistema che arriva da ormai due anni di forte tensione». È difficile anche trovare posto negli ospedali per curare i pazienti non affetti da coronavirus: «La stagione invernale determina un atteso aumento della circolazione dei virus respiratori e del ricorso all’ospedalizzazione ed è prevedibile che nelle prossime settimane il peso sugli ospedali possa crescere ulteriormente – ha osservato Migliore -. Quello che stiamo vedendo è un numero significativo di pazienti che arrivano in ospedale per altre malattie (traumi, tumori, scompensi cardiocircolatori) e all’atto del ricovero, che prevede il tampone, vengono trovati portatori dell’infezione da Covid ma senza sintomi di malattia e questo aumenta la pressione nelle aree Covid delle strutture sanitarie».

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