Addio Monica Vitti, il dolore del cinema italiano. Verdone: «Immensa: luce per le nuove generazioni»

Artisti e colleghi la ricordano con omaggi e messaggi. Sophia Loren: «Addolorata». Lucherini: «Voleva essere perfetta e lo era»

«Monica Vitti è attrice immensa, completa, dalla personalità forte e incisiva, le giovani attrici dovranno studiare bene le sue interpretazioni, ne saranno illuminate». Non poteva ricordarla in modo migliore l’amico e collega Carlo Verdone che a poche ore dall’annuncio della scomparsa della grande protagonista del cinema italiano, parla di lei e di quanto rimarrà immortale. «La ricorderò sempre per essere stata la prima attrice ad incoraggiarmi e ad applaudirmi in una visione privata a casa di Sergio Leone di Bianco Rosso e Verdone» continua l’attore romano, «insieme ad Anna Magnani sarà ricordata come attrice straordinaria sia nel dramma sia nel brillante». Ad annunciare il decesso di Monica Vitti nella mattinata di oggi 2 febbraio è stato Walter Veltroni con un tweet. Da lì una valanga di ricordi e omaggi di artisti addolorati per la perdita di una collega così amata e indimenticabile.


Loren: «Una grande attrice» . Lucherini: «Voleva essere perfetta»

«Dispiaciuta e addolorata. Vitti era una grande attrice». A commentare la scomparsa della collega l’altra leggenda del cinema italiano, Sophia Loren. «L’ultima volta che l’ho vista? Troppo tempo fa, era al funerale di Mastroianni». Chi l’ha persa di vista pur ricordando alla perfezione di tratti distintivi della grande artista è Enrico Lucherini. A poche ore dalla scomparsa di Monica Vitti torna indietro nel tempo, quando i due si conobbero all’Accademia d’arte drammatica, lei attrice, lui suo agente: «Sono addolorato, non l’ho mai più vista. E’ stata più che una grande attrice: era perfetta e perfezionista, lavorare con lei non era facile perché aspirava alla perfezione e la voleva da tutti quelli intorno a lei. E lo meritava». Il primo incontro di Lucherini con Vitti fu per Franco Zeffirelli: «Lei recitava a teatro Marylin Monroe e Albertazzi interpretava Arthur Miller, poi la seguii per l’Eclisse e Deserto Rosso e dopo nella svolta brillante, in tanti film a cominciare da La ragazza con la pistola dove indossava una parrucca nera». Lucherini parla di un profondo rispetto reciproco, «c’era confidenza ma anche discussioni perché lei era una perfezionista e anche una virgola sbagliata la indisponeva. E’ stata una star e la piango».


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