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M5s, l’attacco di Sabatini (Rousseau): «Conte restituisca il simbolo, ha tradito Casaleggio»

21 Febbraio 2022 - 05:47 Redazione
enrica sabatini
enrica sabatini
La socia della piattaforma torna ad attaccare l'ex avvocato del popolo: «Ha rotto il patto di fiducia con i cittadini»

«Conte faccia come si fa con i messaggi in bottiglia affidati alle onde dell’oceano. Lo restituisca, perché quel logo lo aveva disegnato Gianroberto seduto alla sua scrivania e nulla ha a che fare con chi adesso lo detiene». Enrica Sabatini, socia di Rousseau e compagna di Davide Casaleggio, torna a parlare del suo libro “Lady Rousseau” e del Movimento 5 Stelle in un’intervista rilasciata a La Stampa. L’ex consigliera comunale di Pescara mette nel mirino l’ex Avvocato del Popolo: «Ha una visione diversa da quella che ha sempre mosso i 5 stelle. Invece di farsi un partito personale, ha pensato di personalizzare il Movimento e provare a trasformarlo in un partito. Un’evoluzione che diventa trasformismo e infine aberrazione. Per questo secondo me oggi il M5s è al minimo storico del consenso: non risponde più a quel patto di fiducia che aveva fatto con i cittadini».

Sabatini, che nei giorni scorsi aveva raccontato dello stop alla candidatura di Alessandro Di Battista nei comitati del M5s, si dice ancora molto legata a Beppe Grillo. E conferma che non si è votato per un anno il successore di Di Maio per non far vincere l’ex deputato: «È stato detto alla riunione di cui scrivo ed è quello che ha fatto sobbalzare Davide sulla sedia: “Violiamo lo statuto perché non ci piace il possibile risultato di una votazione? ” ha chiesto. Crimi ha fatto di tutto per mantenere un potere per cui non aveva titolo. Se il comitato di garanzia non rispetta lo statuto, è normale che gli altri si sentano legittimati a violare ogni regola». E infine racconta un aneddoto che riguarda posti e candidature: «Hanno offerto a Davide un ministero, ha rifiutato. Così come io ho rifiutato una candidatura alle elezioni europee, alle regionali, una nomina pubblica. Eravamo concentrati sul progetto, mentre erano pronti a usarci come capro espiatorio di ogni fallimento».

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