Milano, a processo il rapper Kappa 24k per gli spari in piazza a San Siro. Le intercettazioni: «Lo mando in coma…»

Con il rapper è imputato anche Carlo Testa, 51 anni, finito in carcere per tentato omicidio

Islam Abdel Karim, conosciuto come il rapper 32enne Kappa 24 K, va a processo con rito abbreviato dopo essere stato arrestato il 4 febbraio scorso con l’accusa di «detenzione e porto di arma da sparo ed esplosione in aria di più colpi» in un «luogo pubblico affollato». Nello specifico, ha preso parte alla sparatoria dell’8 gennaio in piazza Monte Falterona, quartiere San Siro, a Milano. Con lui è imputato anche Carlo Testa, 51 anni, finito in carcere per tentato omicidio. Stando alle indagini della Squadra mobile, infatti, sarebbe stato Testa a ferire gravemente un 26enne egiziano ma il vero obiettivo doveva essere proprio Kappa 24 K. La sparatoria incriminata era arrivata a seguito di un’escalation di violenze che avevano visto la contrapposizione di due gruppi di rapper. Da una parte quelli di San Siro, dall’altra quelli di piazza Prealpi.


Il motivo della lite? Gli sfottò tra i due gruppi sul web oltre alla presunta spartizione dei compensi dalle case discografiche. Chi indaga sostiene che Testa avrebbe tradito il suo gruppo passando a quello antagonista di piazza Prealpi, di cui tra l’altro farebbero parte anche i rapper Rondodasosa, Simba la Rue e Keta. Secondo un testimone, uno dei rapper, nel corso di una videochiamata, poco prima della sparatoria, avrebbe detto: «Venite qui, siamo in piazza Falterona, vi sparo in faccia». Infine, il rapper Kappa 24 K, intercettato l’11 gennaio, avrebbe detto: «Se lo becco io prima che lo trovano le forze dell’ordine (riferendosi a Testa, ndr) lo mando in coma… a me viene a fare questo… mi fai l’agguato con trenta persone, figlio di p… infame».


Foto in copertina di repertorio

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