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L’avvocata di Twitter in lacrime dopo l’accordo con Musk. Il miliardario: «Il social network ha censurato la libertà di parola»

27 Aprile 2022 - 19:00 Antonio Di Noto
Vijaya Gadde è scoppiata in lacrime durante il suo discorso alla squadra di legali dell'azienda

L’avvocata di Twitter Vijaya Gadde è scoppiata in lacrime durante il suo discorso alla squadra di legali dell’azienda e al team di moderazione dei contenuti riguardo l’acquisizione della società da parte di Elon Musk. Secondo quanto riporta Politico, Gadde si è emozionata nel momento in cui ha manifestato le sue preoccupazioni sul futuro della piattaforma in mano al patron di Tesla, riconoscendo che ci sono incertezze su come l’uomo più ricco del mondo trasformerà il social network. Musk ha più volte espresso la sua volontà di rendere Twitter un luogo dove a regnare è il la «libertà di parola», e le conseguenze di questa filosofia di pensiero potrebbero cambiare radicalmente la piattaforma.

Gadde difende gli interessi di Twitter dal 2011, e ne rappresenta in un certo senso l’autorità morale, avendo gestito la moderazione di questioni delicate come molestie e contenuti pericolosi. L’avvocata si è caricata sulle spalle la responsabilità di battaglie controverse, tra cui il ban all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump in seguito ai fatti di Capitol Hill lo scorso 6 gennaio, e la rimozione di tutta la pubblicità politica. In seguito al ban, Trump ha fondato lo scorso febbraio, il suo social network proprietario: Truth. Ed è proprio parlando di Truth che Musk ha colto l’occasione per attaccare Twitter, nonostante – riporta il Guardian – avesse promesso di «non screditare» la piattaforma durante il processo di acquisizione. Dopo aver fatto notare che Truth è al momento più scaricato sia di Twitter che di TikTok, il miliardario ha detto che: «Truth Social (nome terribile) esiste perché Twitter ha censurato la libertà di parola».

Questo non è l’unico commento controverso in cui Musk si è lanciato in questi giorni. Musk ha preso parte ad una discussione proprio sulla libertà di parola concessa dal social network. Il patron di Tesla ha risposto a un tweet del podcaster Saagar Enjeti. Enjeti ha infatti condiviso l’articolo di Politico, definendo Gadde «la miglior attivista della censura», in relazione alla decisione del social network di impedire la condivisione dell’articolo del New York Post sulle email di Hunter Biden. Musk ha risposto a Enjeti dicendo che «sospendere l’account Twitter di una grossa testata giornalistica per aver pubblicato una storia vera, è stato chiaramente e incredibilmente inappropriato». La decisione era stata presa poiché secondo Twitter la storia si basava su informazioni ottenute tramite un hackeraggio illecito e riportava teorie del complotto. Lo stesso CEO di Twitter jack Dorsey, però, aveva già definito il blocco «un errore».

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