La ragazza salva dallo stupro grazie a Leo Gassman: «Piangevo disperata, ho avuto un attacco di panico»

Il racconto di Tilde, che studia Storia dell’Arte a Roma: «Mi hanno rubato anche la borsa, credo di aver preso la droga dello stupro»

Il cantante Leo Gassman ha salvato nei giorni scorsi una studentessa americana a Roma da uno stupro. Gassman, che si trovava nella zona in cui si è verificato il fatto con alcuni amici, dopo averla notata da sola a piangere l’ha portata al Policlinico Umberto I. «Non dimenticherò mai le urla di questa ragazza che gridava aiuto», ha raccontato in una serie di storie su Instagram lui. «Questa notte io e alcuni passanti abbiamo prestato aiuto a una ragazza americana che era stata poco prima abusata da un giovane di origine francese – ha detto ieri –. Appena ho sentito le urla mi sono avvicinato e ho chiesto una mano a un paio di ragazzi che passavano da quelle parti, ma il francese era già fuggito». L’artista poi, ha «chiamato polizia e un’ambulanza che ha portato via la ragazza per accertamenti».


Lei oggi in un’intervista rilasciata a Repubblica ringrazia Gassman. Si chiama Tilde e ha 29 anni, è arrivata a Roma dalla Pennsylvania per studiare Storia dell’Arte. Ecco il suo racconto: «Abbiamo passato la serata in questo giardino dietro l’Orto botanico. Abbiamo bevuto. Lì, ho conosciuto un ragazzo che credevo fosse loro amico». Ma invece «ho il forte sospetto che si sia imbucato, perché nessuno di noi lo conosceva, siamo tutte persone per bene. Durante la serata si è avvicinato a me e mi ha offerto un calice di vino, non so se dentro ci abbia messo della droga». Poi cosa è successo? «Io ero andata alla festa con due cari amici. Verso le tre abbiamo deciso di proseguire la serata in un locale a Portonaccio. I miei amici hanno preferito tornare a casa. Io e questo ragazzo siamo saliti su un taxi. Ha provato a toccarmi, a baciarmi. Ho dei ricordi piuttosto sfocati, dei flash. Ricordo solo che ero in strada e piangevo disperata, a un certo punto ho avuto un attacco di panico».


Tilde racconta che il ragazzo a un certo punto è scappato e che un’altra persona è venuta verso di lei con un bicchiere d’acqua. Poi è arrivata la polizia. Lei non ha sporto denuncia: la polizia l’ha tenuta mezz’ora e poi le ha detto che poteva tornare a casa. «Quel tipo mi ha rubato la borsa, non avevo più il portafogli né le chiavi di casa. Allora ho chiamato una mia amica che abita ai Parioli e sono andata da lei. Il giorno dopo ho chiamato il fabbro per farmi aprire la porta di casa e sabato pomeriggio sono andata a fare la denuncia nel mio quartiere, a Monteverde», ricorda lei. Riguardo la borsa «sono sicura che l’ha presa quel ragazzo. Perché a casa delle mie amiche non c’era più. E poi ho visto che hanno provato a prelevare dei soldi con la carta di credito». Infine una promessa: «Non lascerò Roma per questo, ora è la mia città».

Leggi anche: