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Napoli, l’incendio nell’Oasi degli Astroni causato dai fuochi d’artificio per una festa dei 18 anni

05 Agosto 2022 - 07:41 Redazione
oasi astroni incendio festa 18 anni
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Due persone denunciate per incendio boschivo. C'è anche il titolare del locale del compleanno

Il 31 luglio scorso un incendio ha danneggiato l’Oasi degli Astroni. La riserva naturale del Cratere degli Astroni si trova tra Pozzuoli e Napoli, è stata istituita nel 1987 e la gestisce Wwf Italia. Ad accendere il fuoco, secondo le prime risultanze dell’inchiesta, è stata una batteria di fuochi d’artificio. Approntata per chiudere in bellezza una festa dei 18 anni organizzata in un locale per eventi. Per l’incendio, divampato alle 23,30 di domenica scorsa, sono intervenuti cinque elicotteri, due canadair, 70 autobotti e 66 persone tra vigili del fuoco e carabinieri. Le batterie erano state accese da un uomo di 33 anni che di mestiere fa il parcheggiatore abusivo. Che è stato denunciato per incendio boschivo insieme al titolare del locale. Fabrizio Canonico, direttore dell’Oasi ha annunciato che si costituirà parte civile nell’eventuale processo.

Il Cratere e il compleanno

In totale circa 15 dei 50 ettari della riserva sono finiti in fumo. Proprio i militari dell’Arma delle stazioni forestali di Napoli e Pozzuoli, grazie alla visione di immagini di videosorveglianza raccolte e alle testimonianze, sono riusciti a identificare e denunciare i due presunti responsabili. L’edizione napoletana di Repubblica fa sapere che la situazione non è ancora sotto controllo. «Da lunedì mattina – dice Canonico al quotidiano – stiamo cercando di contenere il danno. Purtroppo ci sono delle aree che bruciano ancora e sono molto pericolose, perché possono riattivare l’incendio in zone non raggiungibili a piedi ma solo con i mezzi aerei». Il direttore dell’Oasi fa sapere che il personale è costretto a «tenere sempre altissima l’attenzione: se non passano tre o quattro giorni oppure se non calano le temperature, il problema non potrà dirsi risolto». Canonico conclude: «Siamo davvero troppo abituati a giocare con il fuoco. Non ci rendiamo conto della pericolosità di certi comportamenti in un contesto completamente cambiato rispetto al passato».

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