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La strategia da «guastatori» del Terzo polo, le regioni in cui si candidano al Senato Calenda e Renzi: «Così blocchiamo tutto»

Il piano dei leader di Azione e Italia Viva prevede di raccogliere il massimo possibile nel proporzionale, lasciando lo scontro sui collegi uninominali a centrodestra e centrosinistra

L’obiettivo di “neutralizzare” la vittoria pronosticata dai sondaggi del centrodestra è concreto per il Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, sempre più nei panni dei guastatori per il voto del 25 settembre. Secondo Il Messaggero, la strategia dei due prevede «strappare un pareggio nel proporzionale al Senato», mentre «con il 10-15% blocchiamo tutto». Per puntare allo scenario già invocato da Renzi alla Versiliana, con un nuovo governo di larghe intese magari guidato ancora da Mario Draghi, i due leader avrebbero intenzione di candidarsi entrambi per un posto a palazzo Madama.

La formazione

Il piano prevede che Calenda sia candidato come capolista nel proporzionale al Senato nel Lazio, Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia e Piemonte. A Renzi invece il compito di presidiare da capolista Toscana, Lombardia, Campania e Puglia. Le liste saranno composte in base al principio di alternanza tra un membro di Azione e uno di Italia Viva. Perciò la formazione prevede che, per esempio, al secondo posto ci siano Maria Stella Gelmini in Lombardia e Mara Carfagna in Campania.

Tutto sul proporzionale

L’ottimismo con cui nel Terzo polo puntano al pareggio si ispira al modello scelto da Calenda per le comunali a Roma, che da solo andò a sfidare centrodestra e centrosinistra sfiorando il 20% e finendo come primo partito più votato nella Capitale. Resa incondizionata invece nei collegi uninominali, dove viene eletto il candidato di uno degli schieramenti che prende più voti. Partita improba per il Terzo polo, che a questo punto punterebbe solo ed esclusivamente sul proporzionale, che assegna i 2/3 del Parlamento.

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