Sardegna, mille euro di multa ai turisti che hanno rubato 6 chili di sabbia dalla spiaggia: «Presto tornerà nel luogo a cui appartiene»

La denuncia della pagina Facebook “Sardegna rubata e depredata”: «Stava per finire in un acquario da qualche parte in Europa»

D’estate la Sardegna viene inondata di turisti. Famiglie e gruppi di amici che non vedono l’ora di tuffarsi nel mare cristallino, circondato da sabbia finissima e bianca, ma a volte anche rosa. Così bella, che qualcuno prova a portarsene un po’ a casa. Dai suoi profili social, la pagina “Sardegna rubata e depredata” da tempo si occupa di rendere noti casi di turisti che non resistono alla tentazione. «6,3 kg di sabbia rubata dalle spiagge di Cabras che stavano per finire in un acquario da qualche parte in Europa», scrivono in un post. Le foto ritraggono una busta piena anche di conchiglie. «Presto tornerà nel luogo a cui appartiene», si legge: «Ai ladri auguriamo di continuare a piangere a lungo e con dolore come quando hanno appreso che l’importo della sanzione è di 1.000 euro».


Sì, perché dal 2017 in Sardegna è vietato portare via, anche in piccole quantità, sabbia, ciottoli, sassi o conchiglie senza la giusta autorizzazione. Per chi trasgredisce, la multa va dai 500 ai 3 mila euro. Sabbia e conchiglie costituiscono il bottino più ambito, anche perché sono facili da prendere. La pagina Facebook di “Sardegna rubata e depredata” è piena di foto di numerose bottigliette di plastica sequestrate. C’è, però, anche chi osa di più e tenta di portar via i ricci di mare di Capo Coda Cavallo e dal Parco Nazionale della Maddalena. Questi molluschi sono a rischio di estinzione, ma vengono pescati dai turisti. Spesso, anzi, sono loro stessi a mostrare e pubblicare le foto con l’ambito bottino.


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