Diritti civili, la classifica dei partiti secondo Gay.it: trascurati dal centrodestra, i più attenti sono Sinistra/Verdi e +Europa

La lista è stata stilata sulla base dell’attenzione dedicata nei vari programmi a diversi punti, dal matrimonio egualitario fino all’educazione sessuale e affettiva nelle scuole

I partiti candidati alle elezioni del 25 settembre hanno elaborato i loro programmi, e tra i vari punti quello dei diritti civili sarà determinante per conquistare l’appoggio della comunità Lgbtq+. Per aiutare gli elettori a orientarsi, il portale Gay.it ha analizzato tutte le proposte delle formazioni politiche e ha stilato la sua classifica di quelle più attente alla comunità. L’asse Sinistra/Verdi e +Europa risultano i più attenti, seguono Unione Popolare e M5s. I meno sensibili al tema risulterebbero invece appartenere alla coalizione di destra, con Fratelli d’ItaliaForza ItaliaLegaNoi Moderati e anche Italexit e Impegno Civico di Luigi Di Maio.


Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da GAY.IT 🇪🇺🌍 (@gayit)


I parametri per la classifica

Tra i vari diritti esaminati, figura il matrimonio egualitario. La coalizione di sinistra si è mostrata compatta nell’inserire il tema tra le proprie proposte, così come anche il Movimento Unione Popolare, mentre gli altri partiti non ne hanno fatto cenno. Così come sembra essere passata in sordina la questione dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, presente solo nelle proposte di +Europa, Sinistra/Verdi e pentastellati. La coppia Verdi/Sinistra e +Europa, con l’aggiunta della formazione guidata da Luigi de Magistris, si è espressa favorevolmente rispetto all’omogenitorialità, ossia il legame, di diritto o di fatto, tra bambini e una coppia omosessuale. Ma sono stati gli unici. E la storia si ripete rispetto alla tutela dei diritti delle persone intersex e al divieto delle terapie riparative, ovvero le pratiche intese a cambiare l’orientamento sessuale di una persona dall’omosessualità originaria all’eterosessualità.

Si è preso in considerazione, infine, l’approccio alla riforma della legge 164 del 1982, la norma di riferimento in materia di rettificazione di attribuzione di sesso. Quella cioè relativa alla possibilità per la persona transessuale di modificare il proprio sesso anagrafico sulla base della propria identità di genere. Un tema a cui avrebbero rivolto l’attenzione solo Sinistra/Verdi, +Europa, Movimento e Unione Popolare, con l’aggiunta di Partito Democratico e Azione/Iv in riferimento a una nuova legge contro l’omotransfobia.

Leggi anche: