Marcello Manna: il sindaco di Rende arrestato nell’operazione contro la ‘Ndrangheta a Cosenza

Con lui ai domiciliari anche l’assessore ai lavori pubblici del comune e quello alla manutenzione di Cosenza

Tre politici finiscono ai domiciliari nella maxi operazione della Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta in provincia di Cosenza che stamane ha portato all’arresto di 202 persone. C’è il sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria, Marcello Manna. Con lui sono coinvolti l’assessore ai Lavori pubblici Pino Munno e il responsabile della manutenzione e del decoro urbano di Cosenza Francesco De Cicco. Nell’inchiesta sono coinvolti anche noti professionisti cosentini. Nel mirino della Dda di Catanzaro ci sono i principali clan della ‘ndrangheta del Cosentino. Nell’ambito dell’operazione sono stati sequestrati 72 milioni di euro. I reati ipotizzati sono associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, reato aggravato dalle modalità e finalità mafiose. E ancora: associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti inerenti all’organizzazione illecita dell’attività di giochi anche d’azzardo e di scommesse, delitti di riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di beni e valori e altri reati aggravati dalle modalità e finalità mafiose. L’operazione è condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza, dalle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro e dallo Sco, dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza e del Nucleo di polizia economica finanziaria di Reggio Calabria, dal Gico di Catanzaro e dallo Scico della Guardia di finanza.


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