Salvatore Ferrigno: il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Sicilia arrestato per voto di scambio

Milita negli autonomisti di Lombardo. È stato senatore di Forza Italia

Salvatore Ferrigno, candidato alle elezioni regionali in Sicilia nei Popolari Autonomisti, è stato arrestato nella notte. L’accusa nei suoi confronti è voto di scambio politico-mafioso. Insieme a lui sono finiti in carcere il boss Giuseppe Lo Duca e Piera Lo Iacono, che avrebbe fatto da intermediaria tra il politico e la mafia. L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Ferrigno, che milita nella formazione di Raffaele Lombardo, è nella coalizione che appoggia il candidato alla presidenza Renato Schifani. Secondo gli inquirenti Ferrigno avrebbe promesso favori e denaro all’esponente di Cosa nostra in cambio di voti. A sostegno dell’accusa ci sono diverse intercettazioni ambientali, alcune di pochissimi giorni fa.


L’inchiesta della Dda

L’inchiesta coordinata dalla Dda nasce da un’indagine dei carabinieri sui clan mafiosi della provincia di Palermo. Alle scorse amministrative di giugno finirono in carcere, sempre con l’accusa di scambio elettorale politico mafioso, i candidati al consiglio comunale di Palermo Francesco Lombardo e Pietro Polizzi, entrambi del centrodestra. Anche a loro la Procura contestò di aver stretto un patto con la mafia che prevedeva appoggio ai clan in cambio del sostegno elettorale. Ferrigno è originario di Carini in provincia di Palermo. È stato parlamentare di Forza Italia nel 2006, eletto nella circoscrizione estera per il Nord e Centro America. «Le sue convinzioni politiche e l’assoluta dedizione all’Italia in una visione di progresso civile e di lealtà agli Stati Uniti hanno motivato la sua discesa in campo – diceva di lui il Giornale degli Italiani all’Estero – Persona capace, preparata e generosa, piace agli italiani d’America per il suo parlare schietto e senza virtuosismi dialettici e le ambiguità che hanno contraddistinto altri personaggi che hanno calcato gli stessi scenari lasciando dietro di sé qualche perplessità e molta indifferenza». Tra i fondatori dell’associazione Azzurri nel mondo della California, ha vissuto molti anni a Filadelfia e ha fatto il broker assicurativo.


I soldi

Durante la legislatura in cui è stato deputato nazionale è stato componente della commissione Difesa. Nel 2008 l’allora presidente della Regione Lombardo lo nominò consulente per i rapporti tra la Regione e i siciliani all’estero. Nel presunto patto siglato c’era anche una somma di denaro. Ferrigno e Lo Duca si erano accordati inizialmente su 20mila euro per ognuno dei quattro paesi del palermitano in cui il mafioso avrebbe dovuto sostenere l’aspirante deputato regionale. Poi la somma era scesa a 5mila.

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