Gli hacker attaccano Luigi Di Maio: il suo sito “bucato” (chissà da quanto) rimanda a una pagina di casinò

A rendersene conto Matteo Flora, docente, imprenditore e divulgatore informatico, che ha subito condiviso la scoperta con gli utenti di Twitter

Anche Luigi Di Maio è finito nel mirino degli hacker. Ma, questa volta, lo scopo sembra più prendere il giro l’ancora per poco ministro degli Esteri che sottrarre soldi o dati sensibili. Se infatti si va sul sito www.luigidimaio.it, pagina ufficiale anche del nuovo partito Impegno Civico, e si clicca sulla freccia bianca al centro della schermata, si apre una pagina di casinò online. A rendersene conto è stato Matteo Flora, docente, imprenditore e divulgatore informatico – nonché presidente di PermessoNegato, associazione per il contrasto alla condivisione di materiale pornografico non consensuale – che ha subito condiviso la scoperta con gli utenti di Twitter. «Per giudicare la competenza informatica dell’attuale classe politica: si sono sfondati il sito di @luigidimaio – scrive, taggando il ministro -. Sa Dio da quando. E nessuno se ne è accorto…».


A detta di Flora, la violazione dell’integrità del sito è andata in profondità, probabilmente proprio perché l’hacker ha potuto agire indisturbato per chissà quanto tempo. Il testo immesso, infatti, è finito indicizzato su Google: «Gratowin casino Italia. Se stai cercando il miglior casinò online in Italia, buona fortuna con te Il nostro casinò online è uno dei più grandi casinò con un…», è la prima cosa che si legge se si cerca il sito ufficiale di Di Maio sul motore di ricerca. Ma come è potuto succedere? Secondo Flora, gli attaccanti hanno “sfondato” Elementor, una componente utilizzata da WordPress, il principale server utilizzato per creare siti web, e «hanno iniettato il codice che è lì da sa il cielo quando e che modifica sia i risultati di Google sia il ranking del sito che lo ha bucato».


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