Cosa farà Di Maio dopo la disfatta: l’addio ai social, il partito dei sindaci e l’assessore con De Luca (smentito)

Nei piani il tentativo di creare una nuova formazione con gli amministratori locali,. E l’approdo nella giunta della Campania

A poco sono servite la presentazione in una nuova lista elettorale e le coreografie alla Dirty Dancing. Luigi Di Maio ha perso la sfida diretta a Napoli Fuorigrotta con il candidato del Movimento 5 stelle Sergio Costa. E il suo partito Impegno Civico con l’eccezione di Bruno Tabacci, è rimasto fuori dal Parlamento. Adesso per l’ex pentastellato si apre una nuova fase, mentre si chiudono i suoi profili social: disattivato il suo profilo TikTok, non è più raggiungibile neanche la sua pagina Facebook, che poteva vantare 2,4 milioni di followers. Nel suo ultimo post, all’indomani del voto, Di Maio aveva ammesso la sconfitta. Ma il momentaneo mutismo sui social non si traduce in un silenzio off-screen. Le indiscrezioni lo vorrebbero in contatto con giovani sindaci ed ex sindaci di tutti gli schieramenti, con l’obiettivo di costituire il tanto annunciato e mai nato Partito dei sindaci. La speranza sarebbe quella di assorbire parte delle preferenze degli elettori astenuti in una formazione con gli amministratori locali di varie estrazioni che vivono quotidianamente a contatto con i cittadini. Ma c’è chi dice anche che starebbe cercando una rinascita politica assieme al presidente della sua regione d’origine.


De Luca e Di Maio: tra battibecchi e redenzione

Vincenzo De Luca, che soleva rivolgersi a lui con appellativi affettuosi come «coniglio». Adesso potrebbe portarlo nella sua giunta come assessore. Nonostante fino a poco fa ritenesse che la vera vocazione dell’ex pentastellato fosse quella di «carpentiere», sembrava disposto a una riconciliazione già da prima della disfatta elettorale. Era bastata infatti l’abiura dell’uscente ministro degli Esteri, che aveva annunciato l’inizio del «tempo della responsabilità». Tagliando i ponti con la «precedente stagione» che lo aveva visto «protagonista». Per far sparire in De Luca le incontrollabili «reazioni d’istinto» che comparivano in lui al solo udire il nome di Di Maio.


Lo aveva anzi promosso al rango di «interlocutore per un comune progetto riformista». Che adesso potrebbe essere alla base del rimpasto che segue le elezioni politiche e anticipa la corsa verso il 2025. Oltre al capo politico di Impegno Civico, si ipotizza che la squadra del «sindaco sceriffo» includerà anche l’ex senatrice Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella. E l’ex presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio. Fonti vicine al numero uno della Farnesina assicurano, secondo quanto riportato dal Messaggero, che al momento Di Maio non ha fretta di decidere quale sarà il suo prossimo lavoro da intraprendere. E a Open dicono anche che l’opzione De Luca è da scartare.

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