Vincenzo De Luca

Facebook | Vincenzo De Luca è un politico italiano del Partito democratico, dal 18 giugno 2015 presidente della Regione Campania

Vincenzo De Luca è diventato con il passare degli anni qualcosa di più di un esponente politico: la combinazione di combattiva fermezza, sferzante ironia e successi elettorali prima a Salerno e poi alla Regione Campania, lo hanno reso presto popolare nell’opinione pubblica anche al di là del suo operato nelle stanze istituzionali. Soprannominato Lo Sceriffo, ma anche Don Vincienzo, le sue dichiarazioni giudicate talvolta controverse hanno a più riprese fatto parlare di lui: una vena istrionica venuta fuori soprattutto durante la crisi pandemica. Quando, per esempio, minacciò i neolaureati che sognavano una festa di laurea: «Noi vi mandiamo i carabinieri, ma ve li mandiamo con i lanciafiamme». O quando commentò, contro i No Vax, che «per loro rimane solo il Napalm, mi sembra il minimo». Esponente del Partito Democratico, dal 18 giugno 2015 ricopre la carica di presidente della Regione Campania. Ma il suo percorso politico affonda le radici negli anni Settanta, quando appena ventenne cominciò a interessarsi alla politica locale.

Biografia

Si sa poco della vita privata di Vincenzo De Luca, al di là del fatto che è stato sposato dal 1979 al 2008 con la sociologa Rosa Zampetti, e che dal 2008 è impegnato in una relazione sentimentale con l’architetta Maria Maddalena Cantisani. Ha due figli, Piero (1980) e Roberto (1983): entrambi hanno seguito le sue orme in politica. Classe 1949, De Luca è nato a Ruvo del Monte, un piccolo paese della Basilicata. Completati gli studi classici, De Luca si laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Salerno. Proprio a Salerno inizia la sua scalata politica, tra le fila del PCI. Dopo la dissoluzione del partito, aderisce al Partito Democratico della Sinistra (PDS) e successivamente ai suoi successori, i Democratici di Sinistra (DS) e il Partito Democratico (PD).

Carriera politica

Lavora in qualità di consigliere comunale a Salerno, e nel 1993 diventa sindaco della città: ricoprirà la carica di primo cittadino per due mandati consecutivi, fino al 2001. Quattro anni dopo, sbarca anche sulla scena nazionale, quando viene eletto nel Parlamento italiano come membro della Camera dei Deputati ruolo che ricopre fino al 2010. In quell’anno, corre una prima volta come candidato alla presidenza della Regione Campania, ma perde contro Stefano Caldoro. Nel 2011 è riconfermato sindaco per il successivo quinquennio, terminando l’esperienza amministrativa nel 2015. Il 31 maggio 2015 viene eletto presidente della Regione Campania con il 41% dei voti, sconfiggendo l’uscente Caldoro (38%) con un margine di 66.000 voti.

I dissing

Negli anni, il suo modo di fare irruento e tranchant hanno attirato al politico più di qualche inimicizia. E non solo tra gli oppositori politici: De Luca non ha infatti risparmiato nessuno. Da Matteo Salvini, definito «un somaro», a Elly Schlein, colpevole a suo avviso di «non avere una linea politica»; da Giorgia Meloni, che sembra «Heidi con il campanello», ai suoi ministri, «pinguini». Passando per Giuseppe Conte (che gira l’Italia «come un descamisado», attuando «una truffa politica e mediatica») e Roberto Speranza («Fa il chierichetto, il ministero non esiste»), il presidente della Campania ne ha avute per tutti. E questo lo ha reso particolarmente popolare sui social, dove le sue uscite a metà tra il dissing e il meme hanno creato la combinazione perfetta di viralità.

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