Midterm 2022, le sfide (e gli Stati) che decideranno l’esito delle elezioni – La gallery

Senato: Raphael Warnock (dem) vs Herschel Walker (rep)
Governatorato: Stacey Abrams (dem) vs Brian Kemp (rep)

Georgia

Anche in Georgia, Biden ha vinto le elezioni presidenziali del 2020. Solo Bill Clinton nel 1992 c’era riuscito. Prima di lui: Jimmy Carter, nativo della Stato del sud-est degli Stati Uniti. Un anno fa, la storica vittoria del reverendo Raphael Warnock col 50,7% e del producer ebreo Jon Ossoff col 50,3%, avevano regalato al partito di Biden il controllo del Senato. Ma il successo democratico di questi anni in Georgia si deve in particolare a Stacey Abrams, avvocata, attivista afroamericana, sconfitta per meno di 60 mila voti nel 2018 dal repubblicano Brian Kemp alla corsa di governatore. E dopo quattro anni, la sfida si ripete: martedì 8 novembre i due candidati si affronteranno di nuovo, ma questa volta – a differenza del 2018 – Kemp ha deciso di presentarsi alle elezioni di metà mandato come l’anti-Trump, colui che ha rifiutato la cosiddetta Big Lie, ovvero la menzogna di Trump sulle frodi elettorali alle elezioni presidenziali del 2020.

Secondo Five Thirty Eight, Abrams «la promettente leader, che era in corsa per il toto-nomine alla vicepresidenza degli Stati Uniti nel 2020 come “compagna” di Joe Biden», parteciperà alle midterm in una posizione di svantaggio rispetto al suo rivale, sia perché l’incumbency conta ancora parecchio, ma anche perché – tra le altre cose – la campagna di Abrams sta suscitando molto meno scalpore quest’anno rispetto all’eccitazione della sua candidatura nel 2018. Insomma, per gli analisti la vittoria di Abrams sembrerebbe inverosimile, soprattutto rispetto a quattro anni fa.

La fuga dei dati

Se la sconfitta dell’avvocata afroamericana è data per certa da molti, anche la vittoria del suo rivale Brian Kemp non è così scontata. Il governatore uscente infatti, come riporta Axios Atlanta, è coinvolto in una scandalo relativo al programma statale di assistenza in denaro, da lui stesso promosso pochi mesi fa, per aiutare i georgiani più bisognosi. La misura prevedeva lo stanziamento fino a 350 dollari in contanti, tramite una carta prepagata, a tutti i cittadini iscritti a determinati piani sanitari, nonché alimentari messi in atto a livello federale per aiutare le famiglie a basso reddito, come ad esempio Medicaid o SNAP (Supplemental Nutrition Assistance Program).

Nell’ultimo periodo, però, i cittadini della Georgia hanno riferito di essersi visti rifiutare transizioni, sospendere carte prepagate e rubare il denaro prima di essere speso. Ma non solo. Alcuni legali infatti hanno dichiarato ad Axios del tentativo di condivisione da parte dello Stato dei dati sensibili dei beneficiari con i fornitori stessi di servizi. Una violazione, continua il sito web, delle normative federali sulla privacy, anche in relazione al fatto che i dati in questione sono di proprietà del governo federale. Ma lo Stato della Georgia continua a negare ci siano state queste irregolarità, etichettandole come «un attacco di phishing che tenta di indurre i cittadini a condividere dati personali o altri informazioni riservate».

La corsa al Senato

Anche nella competizione per il Senato scenderà in campo un vecchio candidato: il reverendo afroamericano Warnock che per vincere dovrà battere la star del football, il repubblicano Herschel Walker, sostenuto da Trump nonostante i vari scandali. Walker infatti è stato accusato da due donne – diverse dall’ex moglie che lo ha denunciato invece di violenza domestica – di averle spinte ad abortire e di aver pagato per le relative procedure, nonostante la stella dei Dallas Cowboys, NY Giants e Philadelphia Eagles abbia costruito la sua campagna elettorale sulla criminalizzazione dell’aborto poiché considerato anche dal suo stesso partito un omicidio. «Una celebrità che vuole essere un politico», l’aveva definito Obama, presentandosi in Georgia per sostenere i candidati democratici. Secondo FiveThirtyEight, la vittoria dell’uno o dell’altro candidato che corrono per un seggio al Senato è in bilico: 49,3 % per Walker e 49,2% per Warnock. Se le proiezioni dovessero confermare questo risultato, il 6 dicembre si andrebbe al ballottaggio poiché la legge della Georgia prevede la vittoria di un candidato solo in caso di maggioranza assoluta.

Mentre i democratici alle midterm mettono in prima linea il diritto all’aborto, i repubblicani combattono per il Congresso lamentando lo stato dell’economia, l’inflazione e il conseguente costo della vita. Secondo un sondaggio del New York Times, in collaborazione con Siena College, infatti, il numero di cittadini statunitensi che ritengono che le questioni economiche, e non l’aborto, siano le più importanti, è salito al 44% dal 36% di luglio e la maggior parte degli intervistati è convinta che questi temi siano meglio gestiti dai repubblicani. «It’s the economy, stupid!», ma a parti invertite, insomma. (Lo slogan fu coniato da James Carville, lo stratega del Partito democratico, per Clinton nel 992 che riuscì a battere – parlando, appunto, di economia – Bush nel 1992).