Dall’odio per i comunisti al tifo per la Juventus: Zdenek Zeman, allenatore di calcio ceco con cittadinanza italiana e che ha iniziato la sua carriera in panchina agli inizi degli anni ’70, militando in squadre dilettantistiche della Sicilia, ha scritto una autobiografia che spazia dal pallone alla politica. Si intitola La bellezza non ha prezzo e, in un passaggio, si legge: «Ho visto tutto. Ho fatto tanti ritiri in hotel a 5 stelle e altrettanti in alberghi Miramare dove la padrona era anche la cuoca. Sono stato assunto da presidenti in doppiopetto e da poveri diavoli di periferia con cravatte improbabili. Ho allenato campioni che guadagnavano miliardi e giovani a cui dovevo prestare i soldi per la benzina». Zeman anticipa parte dei contenuti del libro in un’intervista fiume ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. Rispondendo a una domanda sulle proprie idee politiche, l’allenatore rivela di essere stato vicino a entrare a Palazzo Madama: «Sono amico di Alessandro Di Battista. Mi ha anche proposto un seggio al Senato. Ma la politica non fa per me, e forse neanche per lui. Nel 2018, però, ho votato 5 Stelle». Già un paio di anni fa, parlando a Un giorno da pecora, Zeman aveva raccontato di alcuni incontri tra lui e l’ex deputato del Movimento: «Abbiamo mangiato insieme tre volte, lui grande laziale mi venne a trovare a Pescara. È simpatico e capisce di calcio, quindi abbiamo un argomento di cui parlare». Zeman, in diverse occasioni, ha espresso il suo sostegno alla creatura di Beppe Grillo.
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