Ischia, il bilancio aggiornato dell’alluvione: 7 vittime tra cui un neonato. Si cercano ancora 5 dispersi. 230 le persone sfollate

La prefettura di Napoli ha reso noto in serata le identità delle vittime accertate

Dopo l’aggiornamento sui sette morti accertati dell’alluvione abbattutasi ieri sull’isola di Ischia arrivano anche i nomi delle stesse vittime: si tratta di Eleonora Sirabella, 31 anni, la prima ad essere stata ritrovata senza vita nelle ultime ore; dei fratelli Francesco Monti (classe 2011) e Maria Teresa Monti (2016) appartenenti al nucleo familiare di cui risultano ancora dispersi i genitori e un altro figlio; della famiglia composta da Maurizio Scotto di Minico (classe 1990) Giovanna Mazzella (classe 1992) e GiovanGiuseppe Scotto Di Minico, il neonato di 22 giorni ritrovato dai vigili del fuoco. Infine è stato ritrovato anche il corpo di Nikolinka Gancheva Blangova, di nazionalità bulgara, 58enne. Il prefetto di Napoli Claudio Palomba ha riferito anche l’esistenza di 5 dispersi: tre componenti di un nucleo familiare (i due genitori e un minore del 2007) residenti in via Celario 8 e altre due persone. Sugli sfollati invece l’ultimo aggiornamento è di 230 persone. «Per tutti è stata trovata una locazione tra strutture alberghiere o residenze di parenti», ha spiegato Colomba. E ancora: «Per quanto riguarda i feriti dovrebbero essere 5. Le abitazioni colpite passano da 15 a circa 30». Il ministro Piantedosi ha ringraziato i soccorritori che a centinaia stanno combattendo contro il fango e contro il tempo per riuscire a salvare chi è rimasto intrappolato nelle macerie. Nel frattempo le condizioni meteorologiche sono migliorate, ma rimangono ancora più di 160 le persone sfollate e alcune zone sono ancora impraticabili.


Una famiglia salvata dal fango

Una famiglia di tre persone intrappolata da ieri mattina nella loro casa, sempre in zona Celario, è stata tratta in salvo questo pomeriggio dai soccorritori. La famiglia, di cui fa parte anche una signora 90enne non in grado di camminare, e un’altra persona anziana sono stati raggiunti dalle squadre di soccorso che si sono fatti strada tra il fango e i detriti e sono riuscite a portarle in una zona sicura più a valle. I tre sono considerati in buone condizioni di salute: non facevano parte tuttavia dell’elenco dei dispersi.


Chi sono i dispersi

Sono due le famiglie rimaste intrappolate dal fango e finora disperse, tra le 11 persone che non si riescono a trovare. Si tratta di un nucleo di 5 persone con tre bambini e un nucleo di tre con un neonato. Tra i dispersi c’è anche il compagno della prima vittima accertata, e una donna, originaria dell’est Europa, che ieri si credeva fosse la donna di cui si era ritrovato il corpo. C’è poi un’altra donna di 93 anni la cui casa è irraggiungibile, circondata da un muro di tre metri di fango: né i soccorritori né l’elicottero è ancora riuscito a intervenire.

Il sindaco di Forio d’Ischia: «Non c’entra l’abusivismo»

«L’abusivismo edilizio non c’entra nulla», ha detto a Rainews 24 il sindaco di Forio d’Ischia Francesco Del Deo, «nel 1910 non c’era l’abusivismo edilizio e la chiesa venne seppellita lo stesso dal fango. Non abbiamo cura del territorio, per questo succedono queste cose. Va fatta la manutenzione, all’inizio del Novecento ci pensava il genio civile, poi provvedeva la forestale, ora il territorio è completamente abbandonato».

La macchina dei soccorsi

Le ricerche non termineranno «finché non verranno chiarite tutte le situazioni», ha fatto sapere il prefetto di Napoli Claudio Palomba al termine della riunione del Centro coordinamento soccorsi. Anche il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio ha parlato della situazione delle operazioni di soccorso: «Si sta lavorando molto, si stanno aprendo le strade. Il bilancio è quello di ieri sera, la notte non ha portato passi in avanti nella ricerca dei dispersi». Nel frattempo sull’isola sono arrivati altri uomini e mezzi per aiutare la popolazione, mentre i sommozzatori hanno iniziato le ricerche anche nel tratto di mare davanti alla costa.

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