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Wolfgang Rieke, chi è l’uomo accusato di aver investito Davide Rebellin: «È recidivo ma non può essere arrestato»

03 Dicembre 2022 - 07:08 Redazione
wolfgang rieke davide rebellin
wolfgang rieke davide rebellin
L'Italia potrà chiedere l'estradizione dopo la condanna. Ma la Germania potrebbe rifiutarla

Si chiama Wolfgang Rieke, ha 62 anni ed è il fratello del proprietario dell’azienda Rieke Transporte Recke. È lui l’uomo accusato di aver investito il campione di ciclismo Davide Rebellin. Ora è accusato di omicidio stradale ed omissione di soccorso. Ma in questo momento si trova in Germania e non può essere arrestato perché nel paese non è previsto il reato normato dall’articolo 589 bis del nostro Codice Penale. L’azienda ha sede a Recke, nella Renania Settentrionale-Vestfalia. Dovrà comunque rispondere all’accusa e se verrà condannato dovrà costituirsi. Altrimenti l’Italia potrà chiedere l’estradizione. Ma, spiega oggi il Corriere della Sera, la Germania potrebbe in teoria anche rifiutarsi di concederla.

Il precedente

Come era emerso già ieri, a carico del camionista risulta già un patteggiamento al tribunale di Foggia del 2001 per fuga dal luogo dell’incidente senza prestare soccorso. E nel 2004 gli era stata ritirata la patente dalla polizia stradale di Chieti per guida in stato di ebbrezza. I carabinieri sono risaliti a lui visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza dei caselli autostradali e del ristorante “La Padania”, che si trova in una posizione attigua alla rotatoria dove è avvenuto l’incidente. Alcune persone che si trovavano nelle vicinanze lo hanno fotografato. Il procuratore di Vicenza Lino Giorgio Bruno ha fatto sapere in una nota ufficiale che «in base alle testimonianze di persone immediatamente intervenute in soccorso del ciclista risultava che l’autista dopo l’investimento era sceso dal mezzo, avvicinandosi alla vittima, e subito dopo aveva ripreso posto a bordo dell’autoarticolato, allontanandosi».

Il ritorno in Germania

La polizia di Steinfurt ne ha segnalato il rientro in Germania. Il camionista è passato prima per Berlino. Lo scorso 30 novembre Rieke era arrivato in Italia per caricare della merce. L’ultimo passaggio lo aveva fatto in un’azienda di Verona. Il titolare dell’azienda ha collaborato con le autorità. La procura di Vicenza intanto ha disposto l’autopsia sul corpo di Rebellin. Le autorità tedesche potrebbero sentire Rieke in Germania per collaborare all’indagine in Italia.

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