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Iran, per il procuratore generale la polizia morale «è stata abolita». I media arabi frenano: «Nessuna conferma»

04 Dicembre 2022 - 19:30 Antonio Di Noto
Il Parlamento ha detto di star lavorando a una modifica della legge sull'obbligo del velo per le donne in vigore dal 1983

Il procuratore generale dell’Iran Mohammad Jafar Montazeri ha annunciato, parlando nella città santa di Qom, che «la polizia morale non ha niente a che fare con la magistratura, ed è stata abolita da chi l’ha creata». Lo riporta l’Ansa, citando l’agenzia stampa iraniana Isna, dopo che ieri sera 3 dicembre erano iniziate a trapelare le notizie di un possibile allentamento delle misure sul tipo di abbigliamento imposto alle donne nel Paese, che da settimane protestano per i loro diritti in seguito alla morte in circostanze sospette di Mahsa Amini, che ha perso la vita dopo essere stata arrestata proprio dalla polizia morale per non aver indossato il velo islamico nella maniera considerata corretta.

I media arabi smentiscono l’annuncio di Montazeri

L’annuncio di Mohammad Jafar Montazeri è stato smentito dai media arabi. al Jazeera ha precisato, infatti, come non ci siano ancora «conferme sul fatto che il lavoro delle unità di pattugliamento, ufficialmente incaricate di garantire la “sicurezza morale” nella società sia effettivamente terminato». Ipotesi condivisa anche dalla tv di stato iraniana in lingua araba Al-Alam che – citata dalla Cnn – ha sottolineato come «nessun funzionario della Repubblica islamica dell’Iran ha detto che la Guidance Patrol (la polizia religiosa islamica) è stata chiusa». Finora, le proteste in Iran hanno subito violente repressioni, e alcune manifestanti sono state incarcerate e uccise. Sarebbero 200 – secondo un report pubblicato per la prima volta da Teheran – le persone che hanno perso la vita nelle proteste. Per le giornate del 5 e del 7 dicembre sono previsti due scioperi per i quali il regime avrà «tolleranza zero» anche coadiuvato da possibili aiuti russi nella repressione.

Il possibile allentamento sull’obbligo del velo

Non è chiaro al momento cosa succederà nel Paese in seguito alla dichiarazione del procuratore. Nelle ore successive all’annuncio non vi è stata alcuna conferma da parte delle autorità iraniane sull’effettiva cancellazione della polizia, né tantomeno su un possibile allentamento delle misure di repressione. «Il parlamento e l’autorità giudiziaria stanno valutando se la legge necessita di cambiamenti», aveva annunciato ieri Montazeri, che però aveva comunicato che gli eventuali risultati si sarebbero visti in «una o due settimane». Il presidente del Paese, Ebrahim Raisi si era aggiunto al coro, ricordando che la legge islamica è parte integrante della costituzione iraniana, ma facendo presente che «ci sono modi di interpretare la costituzione che possono essere flessibili». A luglio, invece, era stato irremovibile sul suo mantenimento, invitando la polizia morale ad agire per obbligare le donne a indossarlo. Il velo islamico è obbligatorio in Iran dal 1983, 4 anni dopo la rivoluzione islamica che trasformò il Paese. Secondo un rapporto confidenziale del governo, solo il 37% degli iraniani è d’accordo con l’obbligatorietà del velo.

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