Riccardo Tucci: il deputato M5s accusato di frode fiscale in Calabria imbarazza Conte

Udienza preliminare rinviata per quattro volte. L’accusa coinvolge una cooperativa e 700 mila euro di tasse evase

Quattro rinvii consecutivi. L’udienza preliminare che deve decidere se rinviare o meno a giudizio il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci a Vibo Valentia va avanti ormai dal 28 ottobre 2021. Secondo l’accusa il socio del parlamentare ha evaso le tasse emettendo fatture false per 700 mila euro. Gli imputati sono cinque. Tra questi c’è anche un cugino di Tucci, Adriano, e Vincenzo Maria Schiavello. Che è considerato il personaggio principale dell’inchiesta della pubblica ministera Concettina Iannazzo. Tucci è imputato in qualità di “legale rappresentante della cooperativa Assistenza servizi telematici satellitari”. Si tratta di una società che secondo la Guardia di Finanza è rientrata in una frode fiscale ideata proprio da Schiavello, titolare della Autoelettrosat ed ex socio del parlamentare. La società di Tucci, secondo l’accusa, ha emesso false fatture con lo scopo di permettere alla società di Schiavello e alla sua ditta individuale di dedurre, ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap, l’imponibile delle fatture emesse dalle cooperative. Ora un giudice deve decidere sul rinvio a giudizio. Ma finora rinviata è stata soltanto l’udienza preliminare. Con una punta d’imbarazzo che comincia a toccare anche il partito di Conte.


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