«Mi telefoneranno, li riporterò indietro». Questo dice Don Gino Rigoldi, ex cappellano storico dell’Istituto Minorile Cesare Beccaria, a proposito dei cinque evasi dal carcere ieri. Don Rigoldi si augura che questa vicenda «dia uno scossone al ministero: al carcere manca un direttore da 20 anni e ci sono lavori da sedici». Dal Beccaria, approfittando dei lavori in corso, sono scappati in sette: uno è stato catturato dalla polizia penitenziaria, un altro è stato riportato in carcere dalla suocera. Don Rigoldi dice all’Agi che «con il primo direttore Salvatore abbiamo fatto il carcere modello a Milano e in Europa del minorile. Via lui è stato un rotolare continuo di facenti funzioni che ha smontato un po’ il lavoro fatto. Serve che ci siano operatori in numero adeguato, competenti e soprattutto che sia capace di lavorare in équipe». Intanto, scrive l’agenzia di stampa Ansa, uno degli evasi dal carcere si è appena costituito. Il ragazzo sarebbe tornato a casa su consiglio dei genitori. La notizia è stata confermata dal sindacato di polizia Sappe.
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