Ilary Blasi si smarca sulle segnalazioni all’antiriciclaggio contro Totti: «Non sono stata io: mi fidavo e non gli controllavo i conti»

La showgirl dice di non aver saputo nulla dei movimenti di denaro da e per l’estero di suo marito da cui si sta separando. E chiarisce che come ogni «solido rapporto matrimoniale, non ha mai controllato»

Prende le distanze Ilary Blasi dalla vicenda che vede coinvolto l’ex capitano della Roma, Francesco Totti, su cui starebbe indagando l’Antiriciclaggio di Bankitalia, secondo le rivelazioni del quotidiano La Verità. A proposito dei movimenti di contanti di Totti e i presunti investimenti in gioco d’azzardo al casinò e scommesse sportive, la showgirl interviene attraverso il suo avvocato, Alessandro Simeone, spiegando che lei si è sempre fidata dell’ex calciatore e non lo avrebbe mai tenuto sotto controllo. Blasi insomma «nulla sapeva dei movimenti di denaro da e per l’estero evidenziati nell’inchiesta del quotidiano La verità», dice in una nota l’avvocato Simeone. Riguardo quindi le presunte voci che sia stata lei a far partire le segnalazioni, mentre i due si trovano nel mezzo della causa di separazione, è da considerarsi lontano dalla realtà, spiega il legale: «È impossibile che le notizie siano state fatte trapelare dalla signora Blasi – dice Simeone – come malignamente ipotizzato nel tentativo maldestro di coinvolgerla in eventi a cui è estranea». Nel mirino dell’Antiriciclaggio ci sarebbero infatti conti «di pertinenza esclusiva del signor Totti – chiarisce l’avvocato – e la moglie, con la fiducia che contraddistingue ogni solido rapporto matrimoniale, non ha mai effettuato su di essi alcun tipo di controllo».


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