L’altra storia di Giuseppina “Giuliano”, la bidella che sostiene di fare la pendolare da Napoli a Milano

Abbiamo ascoltato diverse testimonianze davanti al liceo Boccioni di Milano, ma non solo: il cognome riportato dai media sarebbe sbagliato

Il racconto di Giuseppina Giugliano, l’operatrice scolastica “pendolare da Napoli a Milano” per lavoro, è stato ampiamente trattato e discusso negli ultimi giorni. A parlarne per primo è stato Il Giorno, con un articolo e un video dove la stessa Giuseppina si fa riprendere durante il suo percorso serale dal Liceo Artistico Boccioni di Milano fino a Stazione Centrale, per poi salire a bordo del treno Italo con destinazione Napoli. L’avvocato Giampiero Falasca aveva spiegato a Open le problematiche legali riguardo la situazione lavorativa della signora, ma il punto su cui tutti pongono il dubbio riguarda i costi che la donna dice di affrontare, in particolare quando afferma di spendere circa 400 euro al mese di viaggio. Sostiene di prenotare «i biglietti con largo anticipo» e «scontati grazie alle offerte», ma nell’intera vicenda manca una prova fondamentale che nessuno, nemmeno Giuseppina, ha mostrato: i biglietti acquistati come prova definitiva che lei abbia praticato un sistema per risparmiare così tanto.


Questa mattina 19 gennaio ci siamo recati presso il Liceo Artistico Boccioni nel tentativo di incontrarla. L’abbiamo aspettata a lungo, anche oltre all’orario di inizio turno da lei raccontato a Il Giorno, senza ottenere risultato. Abbiamo domandato ai colleghi di turno, così come ad alcuni docenti presenti davanti alla reception dell’Istituto, ma gran parte di loro non volevano – o non potevano – rilasciare alcuna dichiarazione per «questione di privacy». C’erano tutte le buone intenzioni, visto anche il tono della docente Francesca Alparone che, sempre a Il Giorno, ha preso le difese di Giuseppina, informando la collega alla reception che la nostra intenzione era di chiederle di mostrarci le schermate delle applicazioni utilizzate per acquistare i biglietti, così da poter fermare l’ondata di critiche nei confronti dell’intera vicenda che la metteva in cattiva luce. Nessuna risposta, nessuna disponibilità. Non c’è stato verso di parlare con la dirigente scolastica Gabriella Maria Sonia Conte, ma dalla reception ci informano che non era presente in sede, in quanto lavora anche per un altro istituto. Abbiamo contattato telefonicamente anche quello, ossia il Severi-Correnti di Milano, ma la risposta è stata la stessa: non è presente in sede.


Open/David Puente | La reception del liceo Boccioni, la stessa zona in cui Giuseppina si è fatta fotografare

Il cognome sbagliato e i social

Di fronte a un muro di gomma, molto probabilmente alzato in tutela dell’operatrice scolastica a seguito del clamore mediatico, non c’era altro da fare che sentire qualche studente o dipendente della scuola al di fuori del Liceo. Solo qualcuno ha risposto alle domande dei giornalisti, chi con timidezza e chi con un certo timore. Buona parte di loro non conosceva Giuseppina o non l’ha mai vista, ma ci sono dei buoni motivi: il Liceo è grande e gli orari di studenti e docenti non potrebbero coincidere con i suoi in entrata e in uscita, inoltre lavorerebbe principalmente al piano interrato e non nella reception come ripresa nella foto de Il Giorno. Qualcuno afferma di conoscerla almeno dallo scorso anno, descrivendola come una persona gentile e disponibile.

Risulta, infatti, che Giuseppina lavorasse presso il Liceo Boccioni già nel precedente anno scolastico. Un’informazione fornita sia da qualche studente che da qualche docente al di fuori dalla struttura scolastica, che ci porta a consultare le ultime graduatorie del 26 agosto 2021 presenti sul sito della scuola. Il nome Giuseppina compare in posizione 78 (a pagina 2 del PDF), ma c’è qualcosa di diverso: il cognome che leggiamo è Giugliano e non Giuliano come riportato da Il Giorno. Questo spiega il perché non siamo riusciti a scovare alcun account social della operatrice scolastica, rintracciato grazie a un post dell’account “Estetica L’Oasi del Benessere“. Nella lista delle amicizie del centro estetico campano troviamo proprio una Giusy Giugliano.

Oltre al profilo Facebook, troviamo anche i rispettivi account Instagram e TikTok. La ragazza nelle foto e nei video pare essere proprio l’operatrice scolastica della storia raccontata da Il Giorno.

L’altra versione: un breve periodo da pendolare

Attraverso le diverse dichiarazioni, ottenute discutendo con i presenti al di fuori del Liceo Boccioni, otteniamo una ricostruzione diversa da quella raccontata. C’è chi dichiara di averla vista a inizio anno scolastico, mentre altri collaboratori e docenti operativi da pochi mesi affermano di non averla mai vista e di aver saputo della sua esistenza solo attraverso i giornali. Una docente ci racconta qualcosa di molto particolare, ossia che la storia della pendolare fosse stata discussa all’interno del Liceo qualche mese fa, per poi non saperne più niente. Un ulteriore fonte ci racconta che alcuni dipendenti avrebbero affermato che Giuseppina sia andata in malattia dopo un primo mese di lavoro e di “pendolarismo estremo”. Tutti tasselli che porterebbero a una versione della storia simile a quella che circolava già sui social attraverso il tweet dell’utente Davide Andriolo, il quale avrebbe sentito degli insegnanti della scuola di sua conoscenza: «L’ha fatto due volte e poi si è messa in congedo straordinario, retribuito».

Osservando le varie pubblicazioni social, nella sua pagina Facebook troviamo un reel pubblicato martedì 22 dicembre 2022 alle ore 17:04 quando teoricamente dovrebbe aver appena finito il suo turno presso il liceo milanese. Un altro reel del 19 ottobre 2022 alle ore 12:32 mostra la spiaggia di Castellamare. Risulta lecito domandarci se queste e altre pubblicazioni social riguardino video ripresi in momenti diversi e condivisi nel corso della giornata lavorativa in un breve momento di pausa.

L’intera vicenda non risulta del tutto chiara. Quello che risulta fondato, raccogliendo le diverse testimonianze ottenute da studenti, docenti e operatori scolastici presso il Liceo Boccioni, la 29enne Giuseppina Giugliano (e non “Giuliano) potrebbe aver vissuto almeno un periodo di “pendolarismo estremo”, noto e discusso diversi mesi fa. Resta un vuoto, colmabile soltanto dalla stessa protagonista: mostrando la prova dei viaggi giornalieri. Nel caso, saremo ben disposti a parlarne e a renderli pubblici per rispondere a tutte le critiche nate a seguito della diffusione della sua storia. Questo non soltanto per lei, ma per il tema principale sul quale bisognerebbe porre l’attenzione e che riguarda tutti coloro che si trasferiscono a Milano per lavoro: il problema degli stipendi e degli affitti.

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