Diritti tv, Lotito ci riprova: proroga di due anni per i contratti della Serie A

Con un emendamento al Milleproroghe che porta la firma del patron della Lazio, il senatore ripropone una misura analoga che era saltata dal decreto Aiuti quater

Messa alla porta del decreto Aiuti quater lo scorso dicembre, la proposta del senatore di Forza Italia sulla proroga dei diritti Tv rientra dalla finestra del decreto Milleproroghe. Il patron della Lazio Claudio Lotito risulta come primo firmatario di un emendamento che propone di allungare di altri due anni i contratti che le società sportive professionistiche hanno in corso con le società che detengono l’esclusiva per la trasmissione televisiva delle partite. Lotito ci aveva già provato a fine 2022, quando in parlamento era in corso di approvazione il decreto Aiuti quater. Erano le settimane in cui l’inchiesta Prisma di Torino sulla Juventus occupava ampi spazi su giornali, siti e tv. Quella proposta di Lotito aveva tutta l’aria di una buccia di banana su cui la maggioranza rischiava di scivolare, favorendo il mondo del calcio che proprio in quei giorni era sotto accusa per la gestione opaca dei bilanci di uno dei club più popolari. Il governo stralciò l’emendamento sui diritti tv, almeno per i contratti in essere. In quell’occasione comunque fu modificata la legge Melandri, allungando da tre a cinque anni la durata dei contratti a partire dai prossimi rinnovi. Sull’emendamento potrebbero tornare le polemiche riguardo al presunto conflitto di interessi del senatore, che torna a occuparsi di calcio in parlamento: Lotito è ritenuto «l’ispiratore» dell’emendamento alla legge di Bilancio che, al costo di quasi un miliardo di euro, posticipa il pagamento dei debiti Irpef e Inps delle società sportive, sospesi per tutto il 2022 a causa della pandemia. Grazie a quel provvedimento, i club potranno spalmare il debito in 60 rate mensili, da pagare in cinque anni.


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