Matteo Messina Denaro, nel covo la biografia di Putin e biglietti aerei per il Sud America e l’Inghilterra

Nel covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, sono stati ritrovati molti libri di storia e di filosofia, da Senofonte a Platone

Gli investigatori continuano a setacciare i covi dove per anni si è nascosto il boss mafioso Matteo Messina Denaro, portando a galla elementi che non cessano di incuriosire. Nel covo di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, il primo rifugio scoperto del capomafia, sono stati infatti ritrovati scontrini e biglietti aerei con destinazioni varie, tra cui Inghilterra e Sud America (molto probabilmente Venezuela). Sarebbero, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, intestati ad «Andrea Bonafede». Tra gli oggetti reperiti sul posto, figurerebbero anche molti libri di storia e di filosofia, da Senofonte a Platone. Tra le decine di volumi sugli argomenti più disparati, è spuntata anche una biografia del leader russo Vladimir Putin.


Un lettore vorace

Una passione, quella per la letteratura, che secondo i racconti dei suoi amici d’infanzia sarebbe stata innata nel boss: «Matteo era di livello superiore. Era di un’eleganza, di uno stile per noi inarrivabile. E poi è un uomo colto. Leggeva Nietzsche, libri di romanzieri importanti, scrittori sudamericani. A volte faceva citazioni per noi incomprensibili. In 30 anni di solitudine chissà quanti libri avrà letto». Ulteriori conferme della sua sete di conoscenza arrivano dal suo carteggio con l’ex sindaco Antonino Vaccarino, utilizzato dai servizi segreti per arrivare alla cattura del boss. Messina Denaro, soprannome Alessio, nel febbraio 2005 citava infatti lo scrittore brasiliano Jorge Amado: «Amado diceva che non c’è cosa più infima della giustizia quando va a braccetto con la politica ed io sono d’accordissimo con lui». Parlava anche del rimpianto di non aver studiato: «è stato uno dei più grandi errori della mia vita, la mia rabbia maggiore era che ero un bravo studente. Solo che mi sono distratto con altro».


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