Giulio Regeni, l’amarezza dei genitori: «Siamo stati presi in giro da tutti i governi in questi 7 anni»

I genitori del dottorando di Cambridge, rapito e ucciso a Il Cairo nel 2016, intervengono in collegamento a Propaganda Live: «Non abbiamo ancora incontrato nessuno dell’attuale esecutivo»

«In sette anni, si sono alternati sei governi e tutti ci hanno assicurato piena collaborazione. Cambia lo stile, ci sono governi più o meno mediatici, ma il contenuto è lo stesso: rimane la presa in giro. Altrimenti ci sarebbero stati dei risultati». Paola Deffendi, madre di Giulio Regeni – lo studente di Cambridge sequestrato e ucciso a Il Cairo nel 2016 -, ha la voce ferma quando, in collegamento con Diego Bianchi a Propaganda Live su La7, parla del rapporto con gli esecutivi che si sono succeduti in questi 7 anni dalla morte di suo figlio. «E lo ribadisco in via ufficiale: non abbiamo ancora incontrato nessuno del governo attuale», dice Deffendi. Suo marito Claudio Regeni è lì accanto a lei, e spiega che l’intitolazione di vie, piazze o parchi a suo figlio non è importante quanto la «massima attenzione sul processo, che è ancora in corso».


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