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Kiev rilancia: «La Russia prepara nuova offensiva a un anno dall’invasione: ci servono i caccia». Al via domani l’addestramento per i Leopard

05 Febbraio 2023 - 17:31 Simone Disegni
Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, su cui pende il rischio di licenziamento, svela ai giornalisti la strategia di Mosca, e quella ucraina

La Russia prepara una nuova offensiva militare contro l’Ucraina in occasione del primo anniversario dell’inizio della guerra, che cade tra meno di tre settimane (24 febbraio). Ne è convinto il governo di Kiev. Lo ha ribadito oggi in conferenza stampa il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, che ai giornalisti presenti ha rivelato una serie di altri dettagli sulla strategia delle autorità ucraine per respingere l’assalto previsto e provare a vincere la guerra. Secondo Reznikov, le forze russe lanceranno una nuova offensiva nel mese di febbraio, con ogni probabilità nell’Est – dove si combatte per il controllo del Donbass – o nel Sud – nel tentativo di consolidare e allargare il corridoio che collega i territori sotto il suo controllo con la Crimea, annessa unilateralmente nel 2014. Ma le autorità ucraine dubitano dell’efficacia e perfino della sensatezza del piano russo. «È un progetto ispirato al simbolismo», ha spiegato Reznikov, per il quale «dal punto di vista militare non è logico: perché non tutte le risorse (di cui necessiterebbero) sono pronte». Secondo il ministro della Difesa di Kiev, infatti, i russi possono contare su circa 12mila soldati stanziati in Bielorussia pronti a sferrare la nuova offensiva: un numero insufficiente – è il giudizio – per aprire un nuovo fronte da nord.

Armi occidentali in arrivo: istruzioni per l’uso

Se Kiev si sente sicura rispetto alla capacità di respingere una nuova possibile offensiva russa, ciò è grazie al consolidamento del suo potenziale di difesa consentito dai massicci aiuti, militari e finanziari, del blocco occidentale. Su questo Reznikov – che secondo i media ucraini potrebbe presto essere spinto alle dimissioni dal presidente Volodymr Zelensky nell’ambito della “pulizia” delle istituzioni governative dalla corruzione – ha fornito nuove indicazioni d’interesse. Sui tempi di consegna – «non tutti gli armamenti occidentali arriveranno in tempo, ma siamo pronti: abbiamo risorse e riserve a disposizione da mobilitare sufficienti per respingere l’offensiva» di Mosca, ha detto il ministro. Ma anche su come Kiev è disposta ad utilizzare ciascuna di quella tipologia di armi nella nuova fase della guerra: «Non utilizzeremo le armi a lungo raggio promesse dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo», ha chiarito Reznkiov dopo la conferma da parte degli Usa che nel nuovo pacchetto di aiuti militari saranno inclusi anche missili da 150 km di gittata. «Diciamo sempre ufficialmente ai nostri partner che non useremo armi fornite da partner stranieri per sparare sul territorio russo. Spariamo solo alle unità russe sul territorio ucraino temporaneamente occupato». Reznikov comunque non ha rinunciato a tornare in pressing sui partner Nato sulla nuova richiesta di supporto militare dopo aver ottenuto la consegna dei tank: i caccia. «La riluttanza occidentale a consegnare aerei da combattimento all’Ucraina costerà più vite», ha dichiarato. Quanto ai carri armati, infine, Reznikov ha annunciato che inizierà a partire da domani, lunedì 6 febbraio, l’addestramento delle truppe ucraine all’uso dei Leopard di fabbricazione tedesca.

Foto: EPA/OLEG PETRASYUK – Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov in conferenza stampa – Kiev, 5 febbraio 2023.

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